Arkady Babchenko Foto: Reuters
Arkady Babchenko Foto: Reuters

Il direttore dei servizi segreti ucraini, Gricak, ha spiegato che il suo omicidio è stato inscenato nell'ambito di una vasta operazione speciale, durata diversi mesi, volta a impedire un attentato nei suoi confronti, smascherando così agenti russi.

Le precedenti notizie dicevano che Babchenko sarebbe stato raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco sulle scale della sua abitazione e sarebbe morto durante il trasporto all'ospedale. Anche la moglie - ignara della messa in scena - aveva testimoniato che il marito era stato colpito alla schiena mentre stava lasciando l'appartamento.

Il giornalista si è poi scusato con la consorte ed ha ringraziato i servizi segreti per avergli salvato la vita. Ha inoltre spiegato di essere stato coinvolto nell'operazione circa un mese fa, nel frattempo ha seguito attentamente il lavoro degli agenti, con i quali è rimasto sempre in contatto.

Il capo dei servizi segreti di Kiev ha precisato che "grazie all'operazione", l'intelligence ucraina è riuscita a "scoprire il piano e documentare come le spie russe abbiano pianificato questo crimine". La polizia ha poi reso noto che nell'ambito dell'operazione una persona è stata arrestata.

Il Ministero degli Esteri russo ha affermato di essere contento che il giornalista sia ancora vivo, specificando però che l'omicidio è stato inscenato per motivi di "propaganda" antirussa. Prima di rivelare che Babčenko era ancora vivo, l'Ucraina aveva attribuito la responsabilità del suo omicidio proprio alla Russia. Il ministro degli Esteri, Lavrov, si è detto dispiaciuto delle accuse contro Mosca che, secondo le sue parole, dimostrano un atteggiamento di odio nei confronti della Russia.