Foto: BoBo
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In seguito all'incontro al Comune di Lendava i due premier hanno sottoscritto l’accordo di collaborazione tra i due governi per la collaborazione economica e di sviluppo sociale del territorio misto sottoscritto al Teatro e sala da concerto di Lendava. L’accordo rappresenta la “base” per il programma di sviluppo 2022-2026 che ha l’obiettivo di garantire ulteriori fondi per il funzionamento dei media minoritari e le istituzioni scolastiche e culturali. “Trenta anni fa la Slovenia e l’Ungheria hanno sottoscritto l’accordo per la tutela e lo sviluppo delle due minoranze” ha detto Janša esprimendo soddisfazione per la firma dell’odierno accordo, un documento concreto che prevede lo stanziamento di cinque milioni di euro per i prossimi cinque anni. Janša ha inoltre annunciato che si sta lavorando per la sottoscrizione con il governo italiano di un accordo simile che coinvolge le due minoranze italiana e slovena. Soddisfazione è stata espressa poi dal premier sloveno per la realizzazione di numerosi altri progetti come il collegamento energetico tra i due paesi, l’interconnessione del gas e il consolidamento delle relazioni economiche, Janša ha ricordato che “l’interscambio commerciale tra i due paesi è aumentato del 20 per cento”. Viktor Orban, definendo come molto buoni i rapporti tra i due paesi ha ricordato la collaborazione che si è instaurata durante la Presidenza slovena dell’Ue e quella ungherese del gruppo di Višegrad. “L’incontro è avvenuto tra due premier molto ottimisti”, lo ha detto Orban “l’accordo firmato è molto importante perché va a consolidare l’amicizia tra i due paesi” ha detto Orban evidenziando le future sfide internazionali quali il conflitto lungo il confine russo-ucraino e l’indebitamento di alcuni paesi europei. Stiamo monitorando la situazione con grande preoccupazione ha detto Janša in riferimento all’Ucraina, precisando che l’Europa è unita nella ricerca di soluzioni. Sul tema energetico, Janša ha sottolineato che sarà compito dell’Ue garantire un passaggio indolore all’energia verde, “questo passaggio non dovrà aumentare il divario esistente”, fare finta di avere a disposizione fonti alternative sufficienti e escludere il nucleare è come vendere delle illusioni” ha detto Janša. “L’UE aveva un piano fino a 2050 privo di valvole di sicurezza che ha determinato la proliferazione di speculazioni e ha determinato i rincari ai quali stiamo assistendo” ha detto Orban puntando sulla necessita di un nuovo piano energetico. In Slovenia sta tenendo banco in questi giorni anche la vendita della quota detenuta dal fondo York nella società Sava, intenzionata a venderlo ad un investitore ungherese. Ma questo argomento non è stato affrontato dai due, lo ha detto Janša “l’obiettivo è quello di consolidare la proprietà e cercare un partner strategico in grado di investire nei complessi alberghieri” ha detto il premier. Il Ministro dell'Istruzione Simona Kustec ha sottoscritto con il viceministro agli esteri ungherese, Levente Magyar il programma di collaborazione tra i due governi sul piano dell'istruzione, cultura e scienza 2022-2025.

Dionizij Botter