
Una tradizione che ha quasi 50 anni, ma che si è caricata ancor più di significato nell’anno della Capitale Europea della Cultura, che ha unito in un’unica impresa le due Gorizie.
Un evento sportivo, un’occasione per stare insieme, ma soprattutto una festa per celebrare una vicinanza — non solo fisica — fra Nova Gorica e Gorizia: iniziata nel 1976, quando c’era ancora un rigido confine che separava le due città, dopo 50 anni la marcia rimane ancora un appuntamento classico per i goriziani, che hanno partecipato anche quest’anno, in un’edizione molto speciale, inserita all’interno della Capitale Europea della Cultura, e favorita anche dal bel tempo, che non guasta mai.

Fin dalle 8 della mattina, lunghe code si erano formate di fronte ai tavoli dell’organizzazione per ritirare il materiale e iscriversi all’ultimo momento. Duemila persone si erano già registrate online; quasi altrettante si sono iscritte sul posto. Alle 9 in punto, dopo l’intervento delle autorità, un conto alla rovescia ha dato il via all’evento, aperto dalle majorette e dalla banda.
Il percorso, che ha toccato luoghi simbolo delle due città, attraversava più volte il confine, con partenza e arrivo in piazza Transalpina, cuore dell’evento, e permetteva anche di osservare installazioni legate a GO! 2025. Si snodava su tre tracciati da 7, 12 e 16 chilometri, adatti sia a sportivi che a semplici camminatori. Alla partenza runner, ma anceh famiglie, anziani, cani e padroni, e c’era anche chi ha deciso di percorrere il tracciato con i pattini o con la bici. Tra i partecipanti anche il sindaco di Nova Gorica, Samo Turel:

“La Marcia dell'Amicizia — ha detto — ‘due cuori, una città’, come si chiama già da tempo, è una manifestazione storica. Esisteva anche negli anni in cui il confine divideva realmente le due città, e permetteva a tutti i partecipanti di attraversarlo per passare una giornata in amicizia, camminando lungo entrambe le città con tanti sorrisi e in un’atmosfera gioiosa. È un clima che abbiamo ricreato anche oggi, con Nova Gorica e Gorizia che ora portano il titolo di Capitale Europea della Cultura. Oggi iniziamo nove giorni di eventi qui, proprio in piazza Transalpina, proprio sul confine, dove lo sport si unisce alla cultura in una grande festa. La risposta della gente è evidente: c’erano già 2000 iscritti nelle pre-iscrizioni online. Spero che tutti finiscano questa giornata con un grande sorriso e belle emozioni, felici per un’esperienza bellissima.”

Il percorso ha attraversato anche dei valichi che però, ormai da più di un anno, sono nuovamente presidiati dalla polizia italiana, una presenza che Turel si augura possa finire al più presto: “Mi auguro — ha spiegato — che l'accordo sottoscritto proprio a Nova Gorica a gennaio dai tre capi della polizia, che istituisce le cosiddette pattuglie miste da collocare sul confine esterno della zona Schengen, ovvero al confine della Croazia, porti alla fine dei controlli, anche amministrativi, sul confine tra Nova Gorica e Gorizia, tra Slovenia e Italia.”
La marcia vera e propria si è conclusa alle 14:00 con le premiazioni, ma la festa è continuata per tutta la giornata con il Borderless Party, con gruppi musicali e una selezione di giovani DJ emergenti.
Alessandro Martegani
