Foto: Radio Koper/web
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Il Sindacato della Sanità, dell'assistenza sanitaria e della tutela sociale ha annunciato uno sciopero a causa di ulteriori differimenti nei negoziati sull'aumento dei salari. La documentazione necessaria sarà pronta venerdì. Il Ministero della Salute, lo scorso 15 gennaio, non aveva infatti avviato le trattative sull'aumento dei salari, come preannunciato, informando un giorno prima i sindacati di categoria di essere attualmente troppo oberato a risolvere la crisi epidemiologica. Il governo di Lubiana inoltre non ha ancora approvato i punti di partenza per i negoziati per quanto riguarda le componenti tariffare del contratto collettivo per i settori sanitario e sociale nonché i contratti collettivi per gli impiegati nel settore infermieristico.
Il Comitato della Repubblica del Sindacato della Sanità, dell'assistenza sanitaria e della tutela sociale ha intanto adottato una risoluzione sulla ridenominazione del Comitato esecutivo del sindacato in Comitato di sciopero e ha proposto l'inasprimento delle attività sindacali. Due le richieste principali: l'immediato avvio delle trattative sui salari per tutti i posti di lavoro nella sanità e nel sociale, in conformità con l'accordo di novembre sui provvedimenti urgenti in materia di retribuzioni nel settore sociosanitario; il Sindacato chiede inoltre la definizione di standard e norme nella sanità e nel sociale, come previsto dall'accordo tra governo e sindacati che ha posto fine allo sciopero nel 2018.

Il Sindacato ritiene che l'esecutivo stia temporeggiando con l'obiettivo di evitare le trattative e che abbia "un atteggiamento degradante nei confronti degli operatori sanitari e sociali che, nonostante o proprio per risolvere la situazione epidemiologica, si stanno impegnando al massimo nello svolgimento della loro missione". Il governo, in questo modo, sta infrangendo l'accordo raggiunto con i sindacati "che ha natura di contratto collettivo e la cui violazione ha come conseguenza uno sciopero retribuito in entrambe le attività".
Secondo un accordo raggiunto alla fine dell'anno scorso, circa 35.000 impiegati dei due settori interessati hanno ottenuto un aumento del salario, tra cui ad ottenere di più sono state le infermiere impiegate negli ospedali. Nel proseguimento delle trattative verrebbe affrontata invece la nuova graduatoria dei posti di lavoro nel campo della sanità e dell'assistenza sociale.


E. P.