Ministero della cultura Foto: MMC RTV SLO
Ministero della cultura Foto: MMC RTV SLO

Recentemente, su un noto profilo online che promuove ideologie nazionaliste, è comparso un post anonimo che denigra i membri della commissione per i media del Ministero della Cultura, accusandoli di aver contribuito alla revoca dello status di organizzazione di interesse pubblico per un'associazione culturale. L'attenzione del pubblico si è originariamente concentrata sull'Associazione per la Promozione dei Valori Tradizionali tre anni fa, a seguito delle dichiarazioni di elogio a Hitler da parte del suo presidente, Urban Purgar, su Twitter, scatenando una forte reazione e condanne politiche contro il culto dei regimi totalitari. Purgar, che secondo il sito web dell'Agenzia Stampa Nazionale (NTA), media di estrema destra, e anche direttore responsabile e membro dei "giubbotti gialli", scrisse su Twitter nell'estate del 2021 che "Hitler è un eroe". L'autore anonimo del post controverso difende l'associazione attaccando i membri della commissione per i media del Ministero della Cultura con contenuti antisemiti e suggerendo responsabilità collettiva e l'idea di essere in guerra, come riportato nell'edizione odierna del giornale Večer. I membri della commissione hanno definito questa azione come una chiara diffusione di ostilità e l'hanno segnalata alle autorità competenti, tra cui la polizia, il Garante della Privacy, il Difensore Civico e Safe.si. Tre anni fa, l'Associazione per la Promozione dei Valori Tradizionali ottenne lo status di organizzazione di interesse pubblico dal Ministero della Cultura, quando era sotto la direzione di Vasko Simoniti, causando numerose controversie pubbliche. L'attuale Capo Dicastero alla Cultura, Asta Vrečko, ha recentemente ribadito che l'associazione promuove intolleranza, discorsi di odio e sembra flirtare con il nazismo, rendendola inadatta a mantenere lo status di organizzazione di interesse pubblico. È importante notare che la decisione di revocare lo status non è stata presa dalla commissione per i media del Ministero, ma da un'altra commissione interna.

Corrado Cimador