Nel periodo quando la Slovenia non disponeva di un numero sufficiente di dosi e la priorità era rivolta alle persone estremamente vulnerabili, molti cittadini sloveni hanno provveduto a immunizzati all'estero. Nonostante abbiano ricevuto le dosi necessarie, non possono ottenere il Green Pass Europeo, che dal 1° luglio consente di spostarsi in tutti i Paesi dell'UE e dell'area Schengen senza essere sottoposti a quarantena. Il certificato contiene un codice QR per verificarne autenticità e validità, e attesta l'avvenuta vaccinazione contro il Covid-19. La Croazia rilascia il codice QR ai propri assicurati sanitari mentre agli stranieri rilascia solo la conferma dell'avvenuta somministrazione, tipo di vaccino e fabbricante, numero di dosi ricevute e data di vaccinazione. Il documento non è sufficiente per l'iscrizione nel registro vaccinale sloveno. Lo stesso problema viene segnalato da tutti i cittadini dei paesi comunitari che si sono vaccinati fuori dai confini nazionali. La Slovenia prevede nella sua strategia nazionale di vaccinazione la possibilità di immunizzare tutti coloro che hanno residenza permanente o temporanea nel territorio della Slovenia o sono impiegati da un datore di lavoro sloveno e ciò vale anche per i cittadini stranieri, in quanto viene rilasciata loro una tessera sanitaria temporanea. Pertanto, è in grado di fornire loro il certificato covid digitale. L'Istituto Nazionale per la salute pubblica precisa che tutte le persone sono evidenziate nei registri dei rispettivi Paesi con determinati indicatori, nel caso della Slovenia i riferimenti sono, il codice anagrafico o il numero di tessera sanitaria, pertanto il rilascio del Green Pass europeo a coloro che ne sono sprovvisti, non è possibile o è limitato.


Corrado Cimador


Foto: Unione Europea
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