I presidenti dei Paesi dell'Iniziativa Tre Mari - che unisce 12 Stati tra il Mar Blatico, quello Adriatico ed il Mar Nero - hanno accolto una dichiarazione congiunta, con cui sostengono l'istituzione di un fondo d'investimento, grazie al quale potranno più facilmente finanziare i progetti prioritari.
Il presidente sloveno, Borut Pahor, ha confermato il sostegno dei Paesi membri a tutti gli obiettivi dell'Iniziativa: la promozione della crescita economica, il potenziamento dell'infrastruttura, il rafforzamento dell'interconnessione digitale, dei trasporti e dell'energia. Gli Stati membri si sono inoltre impegnati per il mantenimento di buone relazioni transatlantiche.
Secondo il capo dello Stato sloveno, nel nuovo fondo d'investimento - importante anche per lo sviluppo regionale - sarà la Polonia ad avere un ruolo chiave, pure la Banca europea per gli investimenti ha intanto annunciato la sua collaborazione. Pahor non ha voluto parlare di cifre concrete, ha però spiegato che la proposta ora verrà presentata al governo che deciderà importo totale dell'investimento sloveno.
Il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, ha salutato le attività dei Paesi dell'Iniziativa Tre Mari, che - secondo le sue parole - rafforzano ulteriormente l'Unione europea. Juncker ha sottolineato che nella regione verranno investiti oltre 100 miliardi di euro di fondi europei.
La presidente croata, Kolinda Grabar-Kitarović, ha precisato che l'Iniziativa Tre Mari è dedicata anche al rafforzamento della coesione e dell'unione dell'Ue. Con progetti concreti si desidera colmare il divario nello sviluppo dei Paesi dell'Europa occidentale e orientale, ha detto. Pahor e Grabar-Kitaroivć hanno inoltre ribadito che l'Iniziativa è aperta anche alla collaborazione di altri Stati e istituzioni internazionali.
Durante la parte economica del summit, che si è tenuta a Lubiana, in primo piano invece la presentazione di alcuni progetti grazie ai quali i Paesi dell'Iniziativa potranno rafforzare la collaborazione e la concorrenzialità. Si tratta per lo più di progetti legati ai settori di energia e infrastruttura, tra gli altri, sono state presentate anche le potenzialità degli scali portuali di Capodistria e Fiume.


E. P.

Foto: STA
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