Foto: MMC RTV SLO
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Ieri sono stati segnalati 1.143 casi di positività a fronte di 6.528 test PCR processati, ossia il 17,5%. I casi attivi nel Paese risultato al momento 12.422. La media dei contagi settimanale è 1.017, mentre l'incidenza su 14 giorni si attesta a 587 contagi su 100.000 abitanti. Il ministro della Salute, Janez Poklukar, ha riferito che ieri sei persone hanno perso la vita per cause legate al Covid, il più giovane aveva intorno ai 60 anni. 348 le persone ricoverate in ospedale, di cui 250 necessitavano di ossigeno, 86 i pazienti in terapia intensiva. Sempre secondo Poklukar, il rischio di infezione con la variante Delta del coronavirus è paragonabile a quello del morbillo.
Il ministro ha però reso noto che in Slovenia sono stati registrati alcuni indicatori positivi: l'indice di contagio Covid Rt è nettamente più basso rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso; ciò significa che i provvedimenti e il rispetto dei criteri GVT sono efficaci. Sono inoltre sempre più numerose le persone che hanno deciso di vaccinarsi; con un maggiore numero di vaccinati possiamo garantire che tutti i reparti degli istituti sanitari rimangano aperti.
Solo ieri sono state vaccinate oltre 19 mila persone, finora in Slovenia sono state inoculate due milioni di dosi del siero anti-Covid, ha detto ancora Poklukar, facendo l'ennesimo appello ai cittadini di vaccinarsi, anche nel fine settimana infatti i centri vaccinali saranno aperti. "La vaccinazione porta ad una nuova vita", ha detto il ministro, ringraziando tutti coloro che si sono sottoposti al vaccino finora.
Il direttore dell'Istituto nazionale si salute pubblica, Milan Krek, ha intanto reso noto che il vaccino più richiesto in questo momento è quello sviluppato da Johnson&Johnson, il monodose, grazie al quale i vaccinati possono ottenere il certificato già subito dopo l'inoculazione. Il vaccino Janssen però al momento scarseggia, Krek ha annunciato che la prossima settimana arriveranno in Slovenia oltre 21.000 nuove dosi.


E. P.