L'obiettivo dei partecipanti è di facilitare e promuovere un passaggio green; un invito globale a passare dalle parole ai fatti è stato lanciato da Fatma Varank, Ministra per lo sviluppo turca, dalla segretaria di stato Maša Kociper e Tatjana Hema, del programma per lo sviluppo delle nazioni unite UNEP/MAP. La Slovenia con la presidenza biennale della Convenzione di Barcellona sostiene la visione di un Mediterraneo blu: un mare pulito e sano, privo di rifiuti di plastica, con stock ittici sani, un ambiente innovativo in grado di contribuire a un'economia blu sostenibile. La tutela del mare è possibile solamente con gli interventi degli stati costieri coinvolti, lo hanno ribadito i rappresentanti intervenuti a Portorose che saranno impegnati fino a venerdì alla riunione dal motto ”Transizione verde nel Mediterraneo - dalla decisione all’azione”. Gli ultimi due anni non sono stati facili per il Mediterraneo, poiché abbiamo sentito gli effetti del cambiamento climatico, come il caldo estremo e gli incendi, e la situazione è destinata a peggiorare, ha detto Varank, ribadendo la necessità di trovare delle soluzioni e strategie comuni come l’individuazione di soluzioni tecnologiche. La crisi nel Mediterraneo è triplice: i cambiamenti climatici, l’inquinamento e quello della biodiversità marina. “Questi cambiamenti hanno un impatto estremamente negativo sulla salute umana, sulla produzione alimentare, sull'economia e sullo sviluppo” ha detto Varank ricordando che questi fenomeni possono determinare pure un aumento delle migrazioni a causa del cambiamento climatico. Il meeting si focalizzerà in particolare attenzione di nuove aree protette per favorire la prevenzione dall’inquinamento; importante sarà dichiarare l’intero Mediterraneo zona priva di zolfo da parte dell’IMO, l’Organizzazione marittima internazionale, ha detto Elizabeth Maruma Mrema, vicedirettrice esecutiva del programma delle Nazioni Unite per l’ambiente. “La cooperazione internazionale è importante anche perché non tutti i paesi mediterranei sono economicamente impossibilitati nel finanziare le misure” ha detto Maruma Mrema, ricordando che il COP23 in corso a Portorose è armonizzato con il vertice COP 28 , la conferenza globale sul clima in corso a Dubai. Nei prossimi due giorni a Portorose verrà presentato il rapporto climatico per il Mediterraneo che dovrebbe fungere da documento base dal quale pianificare politiche efficaci. “Gli obiettivi fanno ben sperare e mi auguro che questi vengano trascritti nella dichiarazione finale e dopo pure realizzati” ha detto la segretaria di stato Maša Kociper; il tema centrale dell’appuntamento si svolgerà giovedì con la riunione ministeriale dove dovrebbe essere approvata la dichiarazione.

Dionizij Botter

Foto: Radio Capodistria/Dionizij Botter
Foto: Radio Capodistria/Dionizij Botter