La Camera di Stato ha iniziato la sessione plenaria di ottobre con il question time al premier, Janez Janša. Rispondendo ad una domanda di Jani Möderndorfer, della Lista Marjan Šarec, il primo ministro ha garantito che la Slovenia si è preparata bene alla seconda ondata dell'epidemia di coronavirus, ha inoltre respinto le accuse secondo cui lo Stato, nel corso dell'estate, non avrebbe agito in modo appropriato per arginare nuovi contagi.
Möderndorfer ritiene infatti che il governo in estate avrebbe chiuso in ritardo il confine con la Croazia e che sarebbero stati attivati troppo pochi medici e operatori sanitari per gestire la crisi-Covid, in Slovenia neanche esiste un ospedale per i pazienti affetti da coronavirus. Ha inoltre sottolineato il problema dell'annullamento degli interventi, che - secondo le sue parole - mette in pericolo la vita delle persone.
Il premier Janša ha dichiarato che anche la seconda ondata di contagi passerà e solo in quel momento ci si potrà confrontare con gli altri paesi: "Garantisco che la Slovenia sarà tra i vincitori", ha detto Janša. Ha inoltre affermato che per i pazienti affetti da Covid sono a disposizione almeno 400 posti letto negli ospedali, incidendo in maniera minore sugli altri servizi garantiti dal sistema sanitario rispetto alla primavera. In un periodo così breve però non è stato possibile raddoppiare il numero degli operatori sanitari. "Ce la possiamo fare e ce la faremo anche nei prossimi dieci giorni, quando il numero dei contagiati molto probabilmente aumenterà ancora", ha garantito Janša.
Riguardo la chiusura del confine con la Croazia il premier ha detto che la Slovenia è stata uno dei primi Stati che ha chiuso i valichi con il Paese vicino. "È però vero, che in estate, quando i confini erano ancora aperti, il virus si è diffuso soprattutto tra i giovani", ha ricordato.
Alla domanda sull'attivazione dei medici per aiutare a curare i pazienti affetti da coronavirus, il primo ministro ha risposto che il piano e le numerose soluzioni sono stati presentati in anticipo. Tuttavia, Janša ritiene che in Slovenia manchi una politica unitaria: "Alla Camera di Stato l'opposizione ha votato contro tutte le misure logiche che vengono adottate ovunque nel mondo".
Möderndorfer ha risposto che l'opposizione ha sempre sostenuto le proposte ritenute buone, è però contraria al fatto che "in nome del Covid venga penalizzato il lavoro scientifico e culturale". Ha inoltre proposto che la Camera discuta riguardo le risposte fornite dal premier Janša, la votazione sulla proposta di Möderndorfer si terrà mercoledì.


E. P.

Foto: BoBo
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