Andate male le audizioni della candidata a Ministro sloveno per la coesione, Angelika Mlinar. I preposti comitati parlamentari - quello alle questioni europee e quello per l'economia - hanno infatti bocciato la parlamentare che solo lunedì aveva ottenuto la cittadinanza slovena proprio per poter svolgere l'incarico al quale è stata proposta; prima dal suo partito - il SAB di Alenka Bratušek - e poi dal governo. Ad attirare i voti i contrari non tanto il programma - mirato a un migliore sfruttamento dei fondi europei di coesione - ma fatti legati al passato politico della Mlinar. Dalla Sinistra è stata presa di mira per aver sostenuto in Austria posizioni per la privatizzazione dell'acqua - cosa che la Mlinar ha definito una fake news. Dall'SDS, di destra, le critiche sul fatto che abbia ottenuto in via eccezionale la cittadinanza slovena e quella, più banale, di essersi fotografata in passato con una maglietta che riportava l'immagine di Che Guevara. I vertici del Partito dei Alenka Bratušek (SAB) sono convinti che in parlamento la Mlinar otterrà comunque l'approvazione. "Abbiamo presentato il miglior candidato possibile, con esperienze anche a Bruxelles. La Camera di stato abbraccia un numero più ampio di deputati e crediamo non vi saranno problemi" ha detto il segretario generale della formazione politica Pavlič. (a.c.)

Foto: BoBo
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