Il nuovo quadro normativo consente di avviare l'identificazione delle malattie professionali, ma sarà valido soltanto per quelle contemplate dall'elenco nazionale, che verrà comunque costantemente aggiornato. I lavoratori che sospettano di avere una malattia professionale potranno inoltrare la relativa richiesta con l'aiuto del medico personale ad un gruppo interdisciplinare di esperti dell'istituto clinico per la medicina del lavoro, che darà una risposta entro 60 giorni. Se verrà stabilita l'esistenza di una malattia professionale o il sospetto di tale patologia, ne informerà il dipendente, il suo medico personale e il centro di medicina del lavoro di riferimento del datore di lavoro. L'istituto clinico provvederà successivamente ad informare lo stesso titolare dell'impresa dell'avvenuto accertamento della malattia professionale, le cause che l'hanno determinata e il periodo nel quale il dipendente ha svolto le mansioni all'origine della patologia; seguiranno ulteriori verifiche prima dell'iscrizione nel registro delle malattie professionali. "È la conclusione positiva di una lotta durata 30 anni", ha dichiarato Lučka Böhm, consulente indipendente in materia di sanità, sicurezza e salute sul lavoro presso l'Unione dei sindacati liberi della Slovenia. "Con tutti i governi precedenti," ha detto, "le nostre richieste sono rimaste inascoltate. Dopo l'indipendenza della Slovenia praticamente non sono state più accertate malattie professionali, e lo dimostra", così la consulente, "il numero di patologie riconosciute su 2 milioni di abitanti: 900 in Germania, 1500 in Francia, 1800 in Danimarca e soltanto 30 in Slovenia." "Il regolamento di per sé non sarà in grado di prevenire le malattie professionali, ma ci aspettiamo," ha sottolineato Andrej Zorko, segretario esecutivo dei sindacati liberi per le questioni legali, "che i datori di lavoro investano di più per un ambiente di lavoro sano e sicuro." I titolari delle imprese, dal canto loro, rilevano che nella messa a punto del regolamento non si è tenuto conto delle osservazioni mosse dal mondo dell'economia, vale a dire di avere la possibilità, anche tramite un esperto di sicurezza sul lavoro di avvertire i propri dipendenti in merito ai rischi di malattie professionali. Inoltre, lamentano di essere stati totalmente esclusi dalle procedure di accertamento di simili patologie.

Delio Dessardo

Foto: MMC RTV SLO/Foto: Pixabay
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