Al comizio, la maggior parte dei presenti non indossava la mascherina e non c'era l'adeguata distanza di sicurezza. I manifestanti hanno esibito striscioni recanti messaggi come: "Tutti stanno combattendo una battaglia", "Vogliamo più aria", e ancora "A scuola indossiamo un sorriso e non le mascherine". Uno degli striscioni invitava gli insegnanti a indossare mascherine, a testarsi e a vaccinarsi per tenere aperte le scuole. La polizia, nonostante gli annunciati controlli, si è limitata a monitorare la situazione, e di tanto in tanto, con l'ausilio di un megafono, ad ammonire i manifestanti. Nel frattempo, attorno alla piazza un corteo di taxi ha compiuto una serie di passaggi suonando il clacson. Poco più tardi altre persone si sono unite al corteo dei manifestanti e nella piazza centrale hanno scandito lo slogan "Giù le mascherine, governo in carcere".
Intanto la petizione promossa dall'iniziativa civile a difesa dei bambini per evitare che gli alunni vengano sottoposti al test rapido in occasione della riapertura delle scuole, prevista il 12 aprile, ha già raccolto 15.000 firme.

Corrado Cimador


Foto: BoBo
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