Numeri ancora in crescita e sempre più allarmanti. Nelle ultime 24 ore sono stati confermati 745 nuovi casi a fronte di oltre 5mila 200 tamponi processati. E' risultato positivo il 14% dei testati. Sale il numero degli ospedalizzati, ieri erano 221 di cui 40 ricoverati in terapia intesiva, più della metà dei pazienti avevano bisogno del respiratore. Uno il decesso, che fa salire il bilancio delle vittime a 176. Attualmente sono 4818 i casi infetti attivi. L'incidenza cumulativa degli ultimi 14 giorni è salita a 220 contagi ogni 100 mila abitanti. E scattano a mezzanotte le muove misure restrittive previste dal terzo pacchetto di provvedimenti del livello arancione, una messa in quarantena selettiva per zone, in base al rischio epidemiologico.

Sono 7 le regioni statistiche della zona rossa, concentrate nella Slovenia centrale, che superano la soglia dei 140 contagi su 100 mila abitanti. Divieto di spostamento tra comuni e regioni a rischio salvo alcune eccezioni; 11 le deroghe previste dal decreto, le stesse già adottate durante il primo lockdown, ha spiegato il ministro degli interni Aleš Hojs. La polizia avrà il compito di controllare il rispetto delle limitazioni imposte ma solo lungo le viabili statali, mentre non cambia il regime ai confini.

Da domani inoltre divieto assoluto di assembramenti con più di 10 persone, vietato qualsiasi tipo di manifestazione pubblica o privata, matrimoni, marcie di protesta o altro tipo di evento di massa con più di 10 persone. Previste limitazioni per chi fa sport, chiusi bar e ristoranti se non parte di una struttura ricettiva. Limitazioni per parucchieri e centri estetici. Diventa obbligatorio indossare la mascherina anche all'aperto, ha detto il segretario di stato al ministero della salute Tina Bregant, se non quando si fa attività sportiva individuale, come per esempio andare in bicicletta. Le misure come detto non riguardano le cinque regioni statistiche arancioni, tra cui anche quella costiero carsica e il goriziano.

Novità anche per quanta riguarda le scuole si tutto il paese. Il ministro dell'istruzione Simona Kustec ha confermato che da lunedì gli alunni dalla sesta alla nona elementare e gli studenti delle scuole medie superiori e delle scuole di musica seguiranno le lezioni da casa, a distanza, mentre gli insegnanti resteranno a scuola. Resta uguale l'attività negli asili mentre le università potranno decidere autonomamente il modello da seguire, ma anche gli atenei sono già orientati verso i corsi online. Se il quadro epidemiologico dovesse migliorare dopo le vacanze autunnali, ha aggiunto la Kustec, si tornerà al modello B quello adottato dall'inizio dell'anno scolastico. Prorogata la validità dei vaucher turistici. (ld)(ld)

Foto: MMC RTV SLO
Foto: MMC RTV SLO