Come noto le modifiche sono necessarie dopo che la Corte Costituzionale ha evidenziato l'incostituzionalità dell'attuale sistema per la parte che riguarda le circoscrizioni. L’obiettivo è quello di rimediare prima delle elezioni previste per il 2022. L'introduzione del voto di preferenza e delle liste uniche nonché l’abolizione delle circoscrizioni garantiranno un maggiore peso del singolo voto nella scelta del parlamentare. Ma queste modifiche richiedono la maggioranza parlamentare dei due terzi, ha precisato il Presidente della Repubblica. Numeri che al momento non ci sarebbero. Il voto di preferenza a livello di unità elettorale sarebbe così obbligatorio e assoluto, spiegano glie esperti. L’elettore contrassegnando il singolo candidato voterebbe così anche la lista, di conseguenza le liste dei candidati presentate dai singoli partiti comparirebbero a livello di unità elettorali. Tra le novità ipotizzate anche quella di introdurre il principio di domicilio, così il candidato alla Camera dovrebbe risultare domiciliato nell’unità elettorale nella quale è candidato alla Camera. Ricordiamo che la Corte Costituzionale ha fissato un termine di due anni entro il quale risolvere le irregolarità. Dal gabinetto del Presidente della Repubblica hanno fatto sapere che entro la fine di aprile, data che coincide con il prossimo incontro tra le parti, verrà redatta una bozza di proposta. Le opzioni sono due, la modifica del sistema elettorale in senso proporzionale con il voto di preferenza, per il quale approvazione è necessario il sostegno dei due terzi oppure la modifica della parte che riguarda le circoscrizioni, per la quale è necessaria la maggioranza semplice.


Dionizij Botter

Foto: BoBo
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