Sd, Lista Marjan Šarec e Sinistra Levica richiedono l’immediata interruzione del procedimento di vendita e si attendono che l’esecutivo riesca a far valere il diritto di prelazione. Come ha spiegato Meira Hot, degli SD la vendita della quota della Sava Turizem mette a rischio tutto il settore alberghiero “potrebbero essere rovinate importanti località e destinazioni turistiche” ha detto la Hot. Lo stato ha il compito di difendere queste destinazioni strategiche e garantire lo sviluppo sostenibile del turismo con il consolidamento delle società turistiche nel quadro della holding statale e in un secondo momento con la ricerca di nuovi proprietari. Secondo Brane Golubovič della Lista Marjan Šarec il timore che si venga a creare una “holding turistica ungherese” è reale, Vojko Starovič del SAB ha invece spiegato che il turismo crea migliaia di posti di lavoro e contribuisce alla riconoscibilità della Slovenia e rappresenta “l’identità slovena”. Miha Kordiš della Levica-Sinistra ha detto di non appoggiare né il consolidamento delle aziende turistiche e nemmeno la loro privatizzazione; Kordiš ha spiegato che il suo partito sostiene una gestione strategica del settore con la gestione pubblica che includa i dipendenti. E intanto anche il Comune di Pirano si è espresso a riguardo con l’approvazione della “Dichiarazione per la tutela del turismo sloveno” nella quale si dice preoccupato per le attività di vendita di una parte strategica del turismo sloveno a un partner straniero. Dal comune fanno inoltre sapere di attendersi dall’esecutivo di valutare bene queste decisioni e di considerare anche le comunità locali, le quali potrebbero subire gli effetti di queste azioni a livello economico e sociale. Recentemente il ministro dell'Economia, Zdravko Počivalšek, aveva ribadito che lo Stato non ha messo in vendita la sua quota del gruppo Sava, a vendere è soltanto il fondo York. Ad acquisire circa il 43% del gruppo Sava, che fa parte del fondo York Global Finance Offshore, sarà molto probabilmente fondo ungherese Diofa Asset Management, di proprietà di uno dei più ricchi cittadini ungheresi con legami con il premier, Viktor Orban.

Dionizij Botter

Foto: TV Slovenija
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