Valore complessivo, poco meno di 1,2 miliardi di euro, che verranno garantiti dal bilancio dello stato, dai fondi di coesione europei, da banche private e istituzionali, inclusa la Banca europea per gli investimenti, con la quale sono già in corso negoziati. Il premier Šarec, a Davos per il Forum economico mondiale, ne ha parlato ieri con il presidente della Banca, Hoyer, evidenziando che il progetto è strategicamente importante per la Slovenia, ma anche per l'Europa. Il programma di investimenti conferma l'esclusione dell'Ungheria che, in base al piano iniziale, aveva predisposto uno stanziamento di 200 milioni di euro. Non si tratta comunque di una decisione definitiva, Budapest potrebbe tornare in gioco, ha detto il Ministro per le Infrastrutture, Alenka Bratušek, la quale tuttavia si era espressa subito contro il coinvolgimento di altri paesi, entrando anche in contrasto con l'ex premier Cerar.
Con la decisione presa ieri dal governo, si conclude in pratica l'iter burocratico-amministrativo. Come spiegato da Dušan Zorko, direttore generale della societa' 2TDK, che gestisce il progetto, ora iniziano i lavori di costruzione, a partire dalla realizzazione delle vie di accesso al tracciato previsto per la tratta ferroviaria; scatterà quindi l'iter per la scelta dell'appaltatore che dovrà eseguire i principali lavori nel futuro cantiere. Soddisfazione è stata espressa dal presidente del consiglio di amministrazione del Porto di Capodistria, Dimitrij Zadel. Lo scalo, ha detto, ha già avviato diversi investimenti per prepararsi ad un incremento del traffico merci nello scalo, grazie proprio al secondo binario.

Delio Dessardo

Foto: BoBo
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