Lo sviluppo delle tecnologie digitali e la loro integrazione nei luoghi di lavoro porta ai dipendenti e ai datori di lavoro molti vantaggi, tra cui maggiore sicurezza, affidabilità, efficienza, produttività, maggiore autonomia e flessibilità. Allo stesso tempo, però i sistemi digitali comportano diverse sfide per la sicurezza e la salute sul lavoro, avvertono dall'Istituto nazionale di salute pubblica. Quando si lavora attraverso piattaforme online, analogamente al lavoro a distanza o smartworking, i rischi psicosociali, come quelli professionali, si verificano più spesso, sottoforma di isolamento, solitudine, mancanza di supporto da parte dei colleghi, orari di lavoro prolungati, costante raggiungibilità per il datore di lavoro e una linea di demarcazione praticamente cancellata tra vita privata a lavoro. Inoltre, rappresentano un rischio aggiuntivo quando si lavora da casa con attrezzature insufficienti e in condizioni ergonomiche inadeguate. "Il principio fondamentale nell'introduzione dei sistemi digitali dovrebbe essere la centralità del soggetto che lavora", rileva l'Istituto nazionale di salute pubblica; "l'intelligenza artificiale e le tecnologie digitali dovrebbero limitarsi a sostenere il processo decisionale delle persone, non sostituirsi a loro". Tra le misure di sicurezza più importanti per i dipendenti, il diritto alla disconnessione, cioè a non rispondere a e-mail aziendali, telefonate e altri possibili canali di comunicazione al di fuori dall'orario di lavoro. Per esercitare questo diritto, che in alcuni paesi è già sancito per legge, anche in Slovenia aumenta il numero dei datori di lavoro che si adegua per rispettarlo. Sono numerosi i sintomi che denunciano lo stress digitale, dalla minore efficienza lavorativa, all’irritabilità, all'ansia, al mal di testa e alla stanchezza mentale. l'Istituto nazionale di salute pubblica sottolinea che lo stesso dipendente può fare molto per ridurre gli effetti dello stress digitale, riflettendo sul rapporto con le tecnologie e concentrandosi su un lavoro alla volta, facendo delle pause e determinando un giorno alla settimana in cui non si fa ricorso a queste tecnologie.

Delio Dessardo

Foto: Pixabay
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