Nella proposta, la scala dei salari si articola in nove categorie. La prima dovrebbe essere legata al salario minimo. Ciò significa che i lavoratori con istruzione primaria incompleta, e mansioni non particolarmente onerose, riceverebbero un compenso di 940 euro lordi. Il salario minimo mensile per i dipendenti con un lavoro più impegnativo e in possesso del diploma professionale o scuola media superiore, ricadrebbero nella quinta categoria, e la mensilità' sarebbe pari a 1.670 euro lordi. Nella nona classe tariffaria figurerebbero i lavoratori con istruzione superiore, master o dottorato che ricoprono incarichi e mansioni di responsabilità. Il loro salario base sarebbe di 2.900 euro lordi.
Il salario nel settore privato dovrebbe comprendere le seguenti voci: retribuzione base, premi di lavoro, premi di redditività e aggiunte. Tra queste vanno considerate i pagamenti per mansioni espletate in orari meno favorevoli, in condizioni speciali e l'anzianità' di servizio. Questo apparterebbe al lavoratore nella misura dello 0,5 per cento dello stipendio base per ogni anno di servizio prestato.
Il dipendente avrebbe inoltre il diritto al rimborso delle spese per i pasti durante il lavoro, se questo si protrae almeno quattro ore. Secondo la proposta dei sindacati per il pranzo il dipendente riceverebbe cinque euro. I dipendenti pendolari avrebbero diritto al rimborso spese, per il computo riceverebbero il 100 per cento del prezzo del trasporto pubblico più conveniente. La diaria per il lavoro svolto entro i confini nazionali della durata di sei-otto ore ammonterebbe a più di sette euro, se della durata di otto a dodici ore di dieci euro, e oltre dodici ore a 21 euro. Se poi per gli spostamenti in Slovenia il dipendente usa la propria automobile, per il calcolo del rimborso verrebbe calcolata una tariffa di 37 centesimi a chilometro.

Corrado Cimador

Foto: BoBo/Borut Živulović
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