Foto: MMC
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Il presidente del Sindacato degli organi dello stato, Frančišek Verk, ha dichiarato che nonostante il recente tentativo del governo di risolvere le richieste di sciopero, la proposta è stata respinta. Le richieste sindacali comprendono aumenti salariali, maggiori assunzioni e una riduzione del carico di lavoro per i dipendenti. Verk ha evidenziato la difficile situazione economica e sociale dei dipendenti delle unità amministrative, sottolineando carenze di personale, condizioni di lavoro inadeguate e un aumento del carico di lavoro. La pressione aggiuntiva sulle unità amministrative è attribuita anche all'elevato numero di cittadini stranieri registrati per la residenza in Slovenia. I sindacati hanno proposto al governo un supplemento salariale per affrontare il periodo fino al termine dei negoziati. Dragan Stanković, presidente della conferenza dei sindacati delle unità amministrative, ha affermato che lo sciopero è motivato dalla mancanza di progressi nei colloqui con il governo. I sindacati si aspettano serietà dalle autorità, ricordando accordi precedenti ignorati dal governo. La partecipazione di quasi 2400 dipendenti allo sciopero è interpretata come un segnale di crescente insoddisfazione. Il presidente del sindacato di un'altra unità amministrativa della capitale, Slobodan Vuk, ha evidenziato casi di sotto pagamento e la migrazione dei dipendenti verso altre opportunità lavorative.

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Il Ministro Franc Props e il Capo del Gruppo Negoziale del Governo, Mirko Stopar, hanno fornito dettagli sui negoziati con i dipendenti delle unità amministrative, sottolineando la responsabilità del ministero sul loro operato pur non influenzando direttamente il processo lavorativo. L'attenzione verso la soddisfazione dei dipendenti è stata evidenziata come prioritaria data la loro importanza nel rapporto tra cittadini e Stato. Nonostante gli sforzi proattivi del ministero nell'incontrare il lato sindacale e nel mitigare le problematiche, lo sciopero è stato deplorato e considerato un ostacolo agli accordi. Stopar ha dichiarato che, sebbene positivo e costruttivo, l'incontro di martedì non ha ancora portato a soluzioni concordate, con la promessa di trovare rapidamente un accordo benefico per entrambe le parti; e concluso, rilevando che non tutte le richieste sindacali possono essere soddisfatte simultaneamente con i negoziati attuali, vista l'attuazione in parallelo di una riforma del sistema salariale.


Corrado Cimador