Il ministro degli Esteri sloveno Miro Cerar a Bruxelles a margine della riunione dei Ministri degli esteri ha incontrato l'omologo italiano, Enzo Moavero Milanesi, al quale ha proposto l'istituzione di una forza di polizia congiunta sul confine italo-sloveno da impiegare nelle operazioni di controllo e pattugliamento per una efficace prevenzione dei sempre più frequenti passaggi illegali. Cerar ha sottolineato: "Ho fatto questa proposta alla parte italiana per dimostrare il forte desiderio a costruire un rapportro di fiducia che ci anima".
Il controllo interno a Schengen è inaccettabile per la Slovenia perchè uccide lo spirito stesso del trattato, la connettività europea, il mercato interno e lo spirito di libertà, pertanto dobbiamo tutti assieme affrontare le questioni in materia di sicurezza e migrazione, in modo che i controlli alle frontiere interne non siano necessari, ha spiegato il Ministro Cerar.
Moavero ha accettato la proposta, ha ribadito Cerar, questa verrà inoltrata ai rispettivi ministri degli interni che in un bilaterale a metà mese ne discuterà anche con i capi della polizia dei due Stati.
Alla domanda perchè non istituire pattugliamenti congiunti sul confine sloveno-croato, Cerar

ha risposto che la polizia slovena collabora molto bene con le autorità croate e, per il momento, non ci sono valutazioni di un effettiva necessità di introdurre pattuglie comuni. Il ministro ha sottolineato che la prevenzione degli attraversamenti illegali delle frontiere è diventata una questione cruciale, come emerso nel recente evento concluso con l'arresto dei migranti responsabili del sequestro di un anziano nella provincia di Črnomelj, in Bela Krajina.
Il leader della diplomazia di Lubiana, infine, ha ricordato che come primo ministro nel 2015 e nel 2016 si è confrontato con le pressioni migratorie ed espresso il desiderio che, come a quel tempo, anche ora il governo abbia successo e limiti i flussi migratori senza incidenti.

Corrado Cimador

Foto: EPA
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