Qualcuno probabilmente avrà boicottato il Trieste Running Festival per le polemiche degli scorsi giorni, alcuni hanno corso con la faccia dipinta di nero, ma la maggior parte delle persone iscritte che poi non si sono presentate di certo lo ha fatto per le condizioni meteo decisamente poco adatte ad una gara podistica, a causa dell'insolito freddo e del forte vento di Bora.

A mettere una pezza all'agitata vigila della gara ci avevano già pensato in parte l'organizzazione ed in parte lo sponsor principale, le Assicurazioni Generali. Infatti dopo la contestata decisione da parte degli organizzatori della gara di non invitare corridori africani, che ha avuto un eco mondiale a causa anche onestamente di alcune mistificazioni mediatiche, in quanto inizialmente era sembrato che le iscrizioni alla competizione fossero chiuse ai corridori africani, cosa non vera Il tiro era stato poi corretto spiegando che, in realtà, si era tentato di sensibilizzare l'opinione pubblica sul caso degli atleti sfruttati dai manager ed infine la Generali ha scelto di finanziare l'ingaggio di atleti quotati. Un pasticcio, anche secondo uno degli atleti che hanno preso parte alla gara, l'azzurro Marco Najibe Salami, che ha chiuso alle spalle del vincitore, il ruandese Noel Hitimana. Queste le parole di Salami: “Trieste razzista non penso proprio, io sono sempre stato accolto ed abbracciato da tutti. Inoltre, ho sempre avuto sostegno e sono stato messo nelle migliori condizioni possibili. Forse il messaggio è stato detto male, percepito ancora più male. Alla fine, però è andato tutto nel miglior modo possibile. Io ho sempre avuto che fare con dei grandi manager certificati, che lavorano con dei contratti e con delle persone serie, quindi non ho mai avuto questo tipo di problema. Poi ci sono tanti falsi manager, ed allora li è un altro discorso. Come in tutti gli ambienti di lavoro chi non è professionista diventa un po' furbetto. Io mi sono sempre affiliato a manager professionisti che fanno il loro lavoro”.

In ambito femminile successo della bielorussa Volha Mazuronak, ma particolarmente emozionante l'arrivo di Rita Giancristofaro, rientrata alle corse dopo l'incidente del ponte Morandi di Genova.

Davide Fifaco

Foto: Radio Capodistria
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