Il documento è troppo importante, e la strada percorsa troppo lunga perché possa essere ritirato all'ultimo minuto, creando imbarazzo e gettando discredito sulla politica.
Con queste considerazioni a margine, diretto riferimento al 'caso' piranese, e qualche proposta nella direzione di un possibile miglioramento, il Consiglio comunale di Capodistria ha approvato ieri pomeriggio con 26 voti favorevoli, due astenuti e nessuno contrario la strategia culturale 2020 - 2030 dei quattro Comuni costieri collegata alla candidatura di Pirano e delle altre municipalità dell'Istria slovena a capitale europea della cultura 2025. Approvato praticamente senza dibattito anche il relativo dossier, il cui termine di consegna scade oggi.
Commenta il vicesindaco (e presidente della Comunità degli italiani) Mario Steffè: "Innanzi tutto c'è soddisfazione per l'accoglimento della strategia comune dei quattro Comuni costieri in campo culturale e dello stesso dossier di candidatura a capitale culturale d'Europa. A Capodistria all'unanimità ci si è espressi a favore. Chiaramente però resta la coscienza di dover lavorare ancora in un percorso tutto in salita. Di fatto si sono gettate soltanto le basi per un lavoro programmatico, sistematico e organico nel campo della cultura".
La strategia comune, indicata con l'acronimo PIKA, è nata come documento accessorio alla candidatura Pirano 2025.
"Sì, in una prima fase. Ma trova il suo fondamento anche nelle varie strategie già accolte a livello comunale e che rimandano comunque a delle sinergie molto più funzionali sul territorio, in senso lato, di tutti e quattro i Comuni. Mancando la struttura della Regione - peculiarità, questa, della Slovenia - era fondamentale accogliere questa piattaforma come documento funzionale alla stessa proposta di candidatura".
Tanto la strategia quanto il dossier non trascurano la presenza della comunità nazionale italiana, storicamente radicata in quest'area.
"Non solo non la trascurano ma rimandano anche a determinati capitoli di nostro specifico interesse, quali la multiculturalità, i problemi dell'identità, del dialogo, della collaborazione interfrontaliera". (ornella rossetto)