Foto: MMC RTV SLO
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L'estate è ancora lontana, ma lo storico festival di Lubiana, quest'anno all'edizione numero 66, ha già scoperto alcune delle sue carte più importanti. A cominciare dall'apertura in grande stile con La Fura dels Baus, compagnia teatrale catalana fra le più acclamate al mondo per creatività e spettacolarità. Un grande ritorno, il loro. Nel 2017 toccò ad un allestimento dei Carmina Burana - la celebre cantata di Carl Orff - inaugurare il cartellone, stavolta La Fura regala a Lubiana una prima assoluta, "Sfera Mundi". Spettacolo- omaggio al cinquecentenario della spedizione di Magellano, la prima circumnavigazione del globo, il famoso viaggio finanziato dalla corona di Spagna che ebbe inizio al porto di Siviglia con cinque caravelle e 235 uomini il 20 giugno 1519 e si concluse tre anni dopo con il ritorno di una sola nave e 18 superstiti. Nelle parole di Carlus Padrissa, uno dei fondatori de La Fura, quella spedizione non solo servì a dimostrare che la Terra è rotonda, ma segnò l'inizio effettivo della globalizzazione. Il regista ha parlato di un'impresa che nella storia dell'umanità è paragonabile per importanza allo sbarco sulla Luna. Lo spettacolo vedrà la partecipazione dell'Orchestra filarmonica slovena e del corpo di ballo del Teatro dell'Opera di Lubiana.
Non è naturalmente l'unica proposta di richiamo nel cartellone di un festival che fa della popolarità uno dei suoi caratteri distintivi. Fra giugno e settembre a Lubiana sono attese compagini di prestigio internazionale come la Filarmonica di Monaco e quella della Scala di Milano o l'Eifman Ballet di San Pietroburgo. Anche la lirica riserva due grandi titoli, il Rigoletto e l'Oro del Reno.