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Con il contributo del Parlamento Europeo Foto: European Community

Il 9 maggio è un giorno molto importante per la Storia europea: fu la prima alba di pace dopo la Seconda guerra Mmondiale. Esattamente cinque anni dopo, Robert Schuman espose quella che sarebbe stata la base della futura Unione

Oggi si festeggia nell'Unione europea e in Russia. Ma per ragioni differenti. Il 9 maggio, infatti, è sia la Festa dell'Europa, celebrata dai 28 Stati membri, sia la Giornata della Vittoria, celebrata da Mosca e da buona parte delle ex Repubbliche sovietiche per ricordare la fine della Seconda guerra mondiale.

Il 9 maggio l'Ue celebra la pace e l'unità in Europa. La data è l'anniversario della storica “Dichiarazione di Schuman”. In occasione di un discorso a Parigi, nel 1950, l'allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman espose la sua idea di una nuova forma di cooperazione politica per l'Europa, che avrebbe reso impensabile una guerra tra le nazioni europee.

La sua ambizione era creare un'istituzione europea che avrebbe messo in comune e gestito la produzione del carbone e dell'acciaio. Un trattato che dava vita ad una simile istituzione è stato firmato appena un anno dopo: gli Stati fondatori (Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo) decisero mettere in comune le loro risorse di carbone e acciaio e di creare un mercato comune per queste materie prime, eliminando i dazi all’importazione e all’esportazione.

Non c'erano solo risvolti economici, ma anche politici: attraverso la fusione degli interessi di Francia e Germania, si sarebbero evitati futuri conflitti. Anche per questo, la proposta di Schuman è considerata l'atto di nascita di quella che oggi è l'Unione europea e la festa è stata istituita a Milano nel 1985.

La Giornata della Vittoria

La data di coincide anche con il giorno che segna, de facto, la fine della Seconda guerra mondiale: il 9 maggio è infatti il giorno successivo alla firma della capitolazione nazista, quando furono catturati Hermann Göring e Vidkun Quisling.

Molti paesi, come la Francia, preferiscono festeggiare l'8. Ma la Russia e molti paesi dell'ex Unione Sovietica (ma anche Danimarca e Norvegia) hanno istituito il 9 come giornata della memoria: nella Seconda guerra mondiale, i sovietici uccisi furono 27 milioni.

Redazione

Articolo realizzato nell'ambito del progetto Europa.Today e con il finanziamento del Parlamento Ue