Roberto Saviano Foto: AP
Roberto Saviano Foto: AP

Continua il botta e risposta tra e lo scrittore Roberto Saviano, autore noto per la sua lotta alla mafia, in particolare con il libro di denuncia "Gomorra", minacciato di morte da parte dei clan e per questo messo sotto scorta già da una decina di anni. E proprio sulla scorta di Saviano si è pronunciato il leader della Lega, che ha affermato: "saranno le istituzioni competenti a valutare se corra qualche rischio, anche perché mi pare che passi molto tempo all'estero. Valuteranno come si spendono i soldi degli italiani. Gli mando un bacione". Il Ministro dell'Interno ha poi aggiunto: "verificheremo tutte le scorte, sono quasi 600 e occupano circa duemila uomini delle forze dell'ordine. Non spetta a me scegliere, chi di competenza valuterà. Io dico solo che l'Italia ha il record europeo di servizi di scorta e vigilanza, non dipendono da me le scelte su simpatia o antipatia".

Dura la risposta di Saviano, che ha definito Salvini come "ministro della malavita" ricordando che: "l'Italia è il Paese occidentale con più giornalisti sotto scorta perché ha le organizzazioni criminali più potenti del mondo, ma il Ministro degli Interni, invece di contrastare le mafie, minaccia di ridurre al silenzio chi le racconta".

Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha però ribadito che chi si oppone alle mafie va protetto dallo Stato. "L'Italia è il Paese che ha nel suo ventre tre fra le più grandi organizzazioni criminali internazionali: mafia, camorra, 'ndrangheta. Tutti i cittadini, gli imprenditori e gli intellettuali che hanno avuto il coraggio di opporsi alla criminalità organizzata devono essere protetti dallo Stato. Spero che al più presto questo male possa essere definitivamente sradicato, diventando così solo un brutto ricordo. In questo modo nessuno dovrà più essere scortato perché finalmente libero", queste le parole di Fico.

Davide Fifaco