Foto: MMC RTV SLO
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La "Polizia slovena negli ultimi giorni ha trattato con la massima serietà il caso e nell'ambito dei poteri giuridici che le compete ha deciso di intervenire sul caso della formazione paramilitare apparsa sui social network", lo spiega un comunicato stampa della Direzione Generale della Polizia. L'indagine è coordinata dall'ufficio del procuratore distrettuale di Maribor. Gli investigatori hanno effettuato cinque perquisizioni domiciliari. Ai sensi del Codice di procedura penale due sospetti sono stati trattenuti in custodia cautelare. Uno dei due fermi risulta Andrej Šiško, l'unico apparso nei video incriminati a volto scoperto. Šisko del resto, per sua stessa ammissione, ha indicato alla stampa che non si tratta di una formazione paramilitare ma di un gruppo volontario formato da liberi cittadini della Stiria slovena. Un mini stato che avrebbe pertanto il diritto di avere le proprie forze di difesa e di garantire l'ordine e il controllo delle frontiere. Andrej Šiško è il controverso leader del movimento extraparlamentare di estrema destra e antimigranti "Slovenia Unita", fautore della chiusura delle frontiere e del mantenimento della "purezza" etnica. I vertici politici, preoccupati dalla commistione tra politica, estremismo e armi - molti dei presenti nel video erano in possesso di accette, coltelli e fucili - hanno condannato l'episodio e promesso tolleranza zero.