Una catastrofe annunciata secondo gli affittuari dei terreni agricoli. L'incidente di Hrastovlje - ha detto il presidente dell'Associazione, Jožef Horvat - ha aperto gli occhi a molti. "L'approvigionamento idrico deve essere la prima e la più importante funzione nell'Istria slovena per tutto il mandato di un sindaco, non solo nel momento nel momento in cui affrontiamo un disastro ecologico" ha detto Horvat, affermando anche che c'è una mancanza di visione futura. L'Acquedotto del Risano ha annunciato che in caso di carenza d'acqua si dovrà ricorrere all'aiuto dell'acquedotto istriano di Pinguente. L'Associazione va dicendo da tempo che la Slovenia ha bisogno di investire nelle proprie capacità per rendersi indipendente dalle fonti dei Paesi vicini. Urge la realizzazione di un bacino di acqua potabile, ha rilevato, nei Brkini, zona immediatamente a nord dell'Istria.
L'incidente ferroviario, con il rovesciamento di 15 mila litri di cherosene, ha palesato anche la vulnerabilità del sistema trasporti sloveno. Un sistema obsoleto secondo Horvat che deve far fronte alle crescenti esigenze del porto di Capodistria. "Lo scalo - ha rilevato - sta aggiornando i propri record anno dopo anno e qui non stiamo parlando più di sviluppo sostenibile, ma di allargamento dei traffici ad ogni costo. E le conseguenze le pagano i cittadini, specie i coltivatori". Cogliendo la palla al balzo Horvat si è ricollegato anche al progetto per il campo da golf nella valle di Sicciole. Un progetto che gli affittuari dei terreni agricoli combattono da più di 15 anni e al quale ultimamente si è associato quello per l'allargamento del vicino aeroporto. "E' una battaglia per la tutela delle superfici coltivabili alla quale - ha concluso Horvat - non rinunceremo".
Alberto Cernaz

Foto: Radio Capodistria
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