"Il trattato Inf cessa di esistere perché la Russia ha schierato il sistema missilistico SSC-8. I nuovi missili russi sono nucleari, mobili e difficili da rilevare e possono raggiungere le città europee con solo pochi minuti di preavviso". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ricordando che "tutti gli alleati della Nato concordano sul fatto che questi missili violano il Trattato Inf".

Stoltenberg, dopo la fine del Trattato Inf, ha dichiarato che "la Nato non ha alcuna intenzione di dispiegare nuovi missili nucleari sul terreno in Europa". Ha poi aggiunto: "la Russia ha la sola responsabilità della fine del Trattato. Non ci sono nuovi missili statunitensi in Europa, ma ci sono nuovi missili russi".
L'Alleanza atlantica, in una nota, spiega inoltre che Mosca "continua a violare il Trattato Inf, nonostante anni di impegno degli Usa e degli Alleati, compresa l'ultima opportunità di sei mesi per onorare i suoi obblighi. Ne consegue la decisione degli Stati Uniti di ritirarsi dal Trattato che entra in vigore adesso, una decisione pienamente supportata dagli alleati della Nato".
La nota precisa che la Nato "risponderà in modo misurato e responsabile ai rischi significativi posti dai missili russi per la sicurezza degli Alleati, concordando un pacchetto equilibrato, coordinato e difensivo di misure per garantire che la posizione di dissuasione e difesa dell'Alleanza rimanga credibile ed efficace".
Mosca in precedenza aveva dichiarato che il Trattato Inf viene terminato "su iniziativa" di Washington. La Russia accusa gli Stati Uniti di essere i soli responsabili.
"Il 2 agosto 2019, su iniziativa americana, cessa la validità del Trattato firmato l'8 dicembre 1987 a Washington dall'Unione Sovietica e dagli Stati Uniti sulla liquidazione di missili a raggio intermedio", afferma in una nota ufficiale il ministero russo degli Esteri.
Preoccupata della situazione anche la Germania; il ministro degli Esteri, Heiko Maas, ha affermato di deplorare il fatto che la Russia non abbia fatto il necessario per salvare il Trattato e teme una nuova proliferazione delle armi nucleari in Europa. Berlino ha quindi lanciato un appello a Mosca e Washington per salvare il nuovo trattato New Start in scadenza nel 2021 che limita le armi nucleari strategiche.

Davide Fifaco

Foto: EPA
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