Allarme diossina a Pola in seguito al grande incendio divampato nella notte tra sabato e domenica scorsa nella discarica della società Metis, nel rione industriale / commerciale di Siana, all’entrata in città per chi scende dalla Ipsilon istriana. Praticamente è un grande cortile di riciclaggio. A lanciarlo è il dottor Nikola Biliškov, chimico e collaboratore scientifico dell’Istituto Ruđer Bošković. “Nell’incendio”, dice “si è sviluppata nell’atmosfera la diossina, un elemento fortemente cancerogeno che sulla scala della tossicità per la salute dell’uomo viene solo dopo i rifiuti nucleari. Come spiegato dallo studioso, la diossina, si è generata in seguito alla combustione dei rifiuti in plastica, tramite una serie di processi chimici alquanti complessi. Secondo lui ci potrebbero essere gravi pericoli per la salute, soprattutto dell’area circostante la discarica, che è molto popolata. Però secondo il vicesindaco Robert Cvek non c’è motivo di preoccuparsi in quanto dal monitoraggio dell’aria emergerebbero valori entro le norme. A proposito ha diffuso un comunicato stampa in cui si richiama ai risultati del costante controllo effettuato dall’Istituto regionale di salute pubbliche. Già domenica mattina - si dice - i valori erano rientrati nella normalità, per cui la cittadinanza può dormire sonni tranquilli. Nella zona comunque si avverte ancora l’odore di bruciata e la gente del posto sicuramente non è del tutto tranquilla sulla qualità dell’aria che respira.

Valmer Cusma

Foto: MMC RTV SLO/Marijana Banko-CROPIX
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