Al via il lavoro della Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Giulio Regeni, il giovane ricercatore friulano, ucciso in Egitto nel 2016. Erasmo Palazzotto è stato eletto presidente con 11 voti favorevoli e 8 astensioni, Vicepresidenti sono stati eletti Debora Serracchiani del Partito democratico e Paolo Trancassini di Fratelli d'Italia.
Palazzotto ha spiegato che la commissione inizierà da subito a lavorare, per recuperare il tempo perduto, perché la ricerca della verità e di giustizia per l'uccisione di Giulio Regeni deve essere una priorità per l'Italia, ricostruendo la verità storica e politica sull'uccisione del ricercatore. La commissione è stata istituita con il voto del parlamento dello scorso 30 aprile, ma non era ancora operativa a causa di uno stallo per l'accordo sull'elezione della guida dell'organismo bicamerale.
Sul rapporto con l'Egitto, il neo presidente afferma: "Noi abbiamo un grande lavoro politico da fare, lo stiamo cominciando, troveremo sicuramente la strada anche per cooperare con l'autorità egiziana e per cooperare in primo luogo sul piano politico e diplomatico, che è il compito in primo luogo del Parlamento". Il deputato di Leu ha inoltre chiarito che la nuova commissione potrà usufruire degli “stessi strumenti della magistratura", che verranno usati con accortezza e in coordinamento con la magistratura stessa. "C’è un lavoro che spetta alla magistratura, relativo alla ricerca dei responsabili e alla pena per i responsabili che noi non vogliamo intralciare" ha inoltre aggiunto Palazzotto, che inoltre specificato: "Noi abbiamo il compito di ricostruire il contesto e la verità su quanto accaduto. Giulio Regeni è una delle vittime di un regime che viola costantemente i diritti umani in quel Paese e dunque è nostra cura ricostruire la verità per restituire giustizia a tutti i Giulio Regeni in Egitto e nel mondo”.

Davide Fifaco

Foto: EPA
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