Pur celebrando un riconoscimento reciproco fra Italia e Slovenia, sembra che il 13 luglio, giorno dell’omaggio dei due Presidenti alla Foiba di Basovizza e al monumento ai 4 fucilati sloveni, e della restituzione del Narodni dom, abbia lasciato qualche strascico all’interno della comunità Italiana.
I rappresentanti delle istituzioni della minoranza erano presenti in differenti formazioni ai vari eventi, e commentando la giornata sui social, il presidente dell’Unione italiana Maurizio Tremul ha sottolineato come “la giornata sarebbe stata perfetta se tutte le componenti degli Sloveni in Italia, degli Italiani in Croazia e Slovenia, anche tra noi mancava qualcuno – ha sottolineato - e degli Esuli avessero partecipato alle due cerimonie a Basovizza seguendo il lungimirante gesto ed esempio di due grandi Presidenti. Dobbiamo continuare a lavorare, e ci lavoreremo” ha concluso.
Un rifermento che sembra andare anche al deputato del seggio specifico Felice Žiža, che però ricorda come ogni rappresentante fosse presente agli eventi ai quali era stato invitato, a causa delle strettissime misure di sicurezza. “Io non ero alla Foiba perché non ero stato invitato, ma ero anche l’unico rappresentate della comunità italiana presente alla firma del documento da parte dei due Presidenti. Gli stessi Marko Gregorič e Marin Corva erano presenti solo alla Foiba, mentre Tremul e il presidente della Can Alberto Scheriani non hanno partecipato alla firma in prefettura. Ognuno è semplicemente andato dove era stato invitato.”
Ma a dividere la comunità c’è anche il progetto di legge sulla Rtv, su cui secondo il direttore del museo del mare di Pirano, Franco Juri, Žiža avrebbe una posizione contraddittoria, contestando, ha detto, l’impostazione della legge con il Presidente Mattarella pur firmando l’accordo di collaborazione con la maggioranza di governo, “La legge è ancora in fase di elaborazione – ha detto Žiža - e dovranno essere cambiati gli aspetti che potrebbero limitare la libertà di espressione, ma per quanto riguarda la comunità italiana proprio nell’accordo di collaborazione è stato ribadito il principio del mantenimento del numero dei giornalisti delle redazioni italiane, con il governo che si è impegnato a intervenire finanziariamente nel caso al Rtv decidesse di non assumere altri giornalisti. Sono principi costituzionali ed europei che proprio quell’accordo ha ribadito e su cui il governo si è impegnato”.


In seguito alla pubblicazione dell'articolo il Presidente dell'Unione italiana Maurizio Tremul ha precosato che "Non risponde al vero che Marko Gregorič e Marin Corva fossero presenti solo alla Foiba. Marko Gregorič, nella sua veste di Vicepresidente della Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva, nella sua funzione di Presidente dell’Unione Italiana e il sottoscritto, quale Presidente dell’Unione Italiana, eravamo presenti alla foiba e al monumento agli antifascisti sloveni fucilati".

Alessandro Martegani

Foto: MMC RTV SLO
Foto: MMC RTV SLO