Lubiana è stata ieri al centro di scontri tra i manifestanti antigovernativi e le forze dell’ordine. Per il momento non è ancora chiaro chi di preciso sia sceso in piazza, secondo le informazioni della polizia sono state dalle 400 e fino alle 600 persone. Oltre ai negazionisti, sono scesi in strada contro le misure anticovid19, ritenute sproporzionate. Anche numerosi ultras dei Green Dragons e qualche anarchico.
La situazione è degenerata subito dopo le 17 con i manifestanti, munite di torce e di altri strumenti pirotecnici che si sono scontrati con gli agenti della polizia; poi i manifestanti hanno abbandonato Piazza della Repubblica dividendosi in piccoli gruppi. Gli scontri sono proseguiti nella centrale Slovenska Cesta dove la polizia ha utilizzato, per la prima volta dal lontano 2012, il cannone ad acqua per disperdere i manifestanti. I manifestanti hanno proseguito poi con il lancio di pietre e bottiglie di vetro. Ingenti i danni materiali che verranno quantificati nei prossimi giorni. La polizia ha posto in stato di fermo dieci persone, molte delle persone scese in strada non lo hanno fatto per protestare pacificamente, lo ha affermato Stanislav Vrečar a capo della Polizia lubianese, preoccupazione è stata intanto espressa dal sindacato della polizia per le violenze dei singoli i quali completamente incuranti delle disposizioni vigenti per la limitazione della diffusione del Covid19 sono scesi in strada. Al fine di garantire l’ordine pubblico siamo stati costretti a utilizzare il cannone ad acqua per disperdere i manifestanti, ha precisato Vrečar. Sono in pieno corso, intanto, le indagini sui manifestanti che hanno commesso reati come il lancio di pietre verso gli agenti. Le proteste pacifiche in una situazione non pandemica sono un diritto costituzionale, mentre le violenze ai danni dei poliziotti e i disordini sono un atto criminale che verrà perseguito, lo ha twittato il premier Janez Janša. Intervenuto anche il Ministro degli interni Aleš Hojs il quale ha ribadito il suo sostegno all'operato delle forze dell'ordine. Siete corresponsabili dell'accaduto, ha detto Hojs rivolgendosi alla giornalista di una Tv commerciale; da mesi state appoggiando le proteste questo è il risultato, ha detto Hojs. L’associazione dei giornalisti ha immediatamente condannato quanto detto dal Ministro, si tratta di pressioni nei confronti dei media con l’obiettivo di addebitarci tutto il maledel paese.
Lo stesso Ministro ha affermato che parte dei rivoltosi sono membri della malavita o ultras. Gli organizzatori delle proteste antigovernative del venerdì si sono distanziano dall'iniziativa di ieri.

Dionizij Botter

Foto: BoBo/Žiga Živulović ml.
Foto: BoBo/Žiga Živulović ml.