Affrontare la violenza domestica rappresenta una parte significativa del lavoro della polizia. Infatti, tra i circa 80.000 casi di criminalità all'anno di cui si occupano le forze dell'ordine slovene, alcune migliaia riguardano proprio la violenza domestica. L'amministrazione della polizia di Capodistria ha richiamato l'attenzione su varie forme di violenza tra le mura domestiche.

In particolare, in questo periodo segnato dall'emergenza sanitaria, la Polizia slovena ha focalizzato maggiormente l'attenzione alla protezione dei soggetti più vulnerabili come i bambini e le donne. Rilevano, che durante il parziale blocco delle attività, con la convivenza forzata, le vittime di violenza domestica trovano più difficoltà a chiedere aiuto. Pertanto, esortano chiunque percepisca la violenza a denunciarla alle autorità.

La famiglia, per antonomasia, è sinonimo di sicurezza e protezione, ma per molte donne e adolescenti la propria casa rappresenta un luogo di paura e abuso. Una situazione che si aggrava considerevolmente in caso di isolamento come avviene in questo momento con il blocco imposto dall'emergenza Covid. La convivenza forzata incide negativamente sui contesti familiari più problematici portando, nei casi più estremi, alla possibile commissione di atti di violenza domestica. In particolare, il comando di Polizia di Capodistria, suggerisce che in caso di violenza domestica è importante rompere l'isolamento e trovare il coraggio di denunciare o perlomeno parlare con qualcuno di ciò che avviene fra le mura domestiche. Se non si intende contattare le forze dell'ordine si può individuare una persona vicina con la quale si ha confidenza. Allo stesso tempo la polizia esorta chi è a conoscenza di eventuali casi di maltrattamenti, di segnalarli per tempo.

Nella maggior parte dei casi la violenza non appare un episodio sporadico ma attiene a comportamenti reiterati nel tempo. Le vittime, soprattutto donne e minorenni, come pure adolescenti, vivono in uno stato di disagio. La vittima di violenza domestica è spesso chiusa in sé stessa, ha una bassa autostima, tende a colpevolizzarsi e a rispondere con comportamenti autodistruttivi o violenti. Si tratta di un crimine che riguarda ogni forma di abuso psicologico, fisico, sessuale e le varie forme di comportamenti coercitivi esercitati per controllare emotivamente una persona che fa parte del nucleo familiare. Può portare le vittime che la subiscono a sviluppare problemi psicologici anche gravi e spesso per paura o vergogna non denunciano l'abuso. Il fenomeno della violenza domestica è presente in tutte le fasce sociali e in tutti i ceti economici, senza distinzione di età, razza ed etnia.

Corrado Cimador

Foto: Pixabay
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