La direzione della STA, l’agenzia stampa slovena, ritiene che sia in pericolo il futuro dell'agenzia, ha però intenzione di continuare la sua missione, ossia informare l'opinione pubblica. Nonostante le ripetute richieste di visionare i bilanci per poter valutare le richieste di finanziamento, l'Ukom sostiene di non aver ricevuto alcuna documentazione dal direttore della STA, Bojan Veselinovič, pertanto non può sostenere alcuna compensazione per il servizio pubblico. L'agenzia adempie a tutti gli obblighi derivanti dal contratto di servizio pubblico come stabilito dalla legge sull'STA, afferma la direzione, che rigetta le accuse e precisa che “l'Ukom non ha basi legali per porre fine al finanziamento del servizio pubblico fornito dall'agenzia.” Secondo a quanto riferito dal quotidiano Dnevnik, l’Sta avrebbe percepito l’anno scorso dall’Ukom circa due milioni di euro, somma che l’STA ha guadagnato anche tramite la vendita dei servizi a livello nazionale e all’estero. Il direttore dell’ufficio di comunicazione del governo, Uroš Urbanija ha twittato che “il direttore dell’STA non può assolutamente gestire l’agenzia pubblica come un azienda privata”, Urbanija ha poi motivato la decisone presa è stata inevitabile inquanto Veselinovič non ha presentato la documentazione che l’Ukom ritiene necessaria per proseguire con i finanziamenti. Il redattore capo dell’Sta, Barbara Štrukelj figura tra i firmatari della lettera sottoscritta da numerosi colleghi nella quale si precisa “che non intendono cedere alle pressioni del governo”, a riguardo Uranija ha indirizzato una lettera nella quale richiedeva di specificare chi esercita queste pressioni, ma senza alcuna risposta. Nel comunicato stampa diramato dall’agenzia slovena si precisa che “ la fine dei finanziamenti mette a repentaglio la nostra stabilità e la possibilità di adempiere agli obblighi previsti dalla legge.”

Dionizij Botter

Foto: STA
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