Foto: BoBo
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Con il ritorno in classe degli studenti lombardi, sono quasi un milione i ragazzi che finalmente ricominciano a frequentare le aule. Nella regione guidata dal governatore Fontana, passata in zona arancione, 200 mila alunni sono tornati alle media e 400 mila alle superiori, con questi ultimi istituti che hanno ancora qualche giorno per attrezzarsi alla ripresa delle lezioni, che comunque sono previste in presenza al 50%. A questi si aggiungono i circa 360 mila studenti delle superiori di Liguria, Marche e Umbria ed inoltre i ragazzini delle medie della Campania.

Per ora mancano ancora, gli alunni delle superiori di Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Sardegna, Basilicata, Calabria, Campania e Puglia, per i quali il ritorno tra i banchi è stato stabilito il 1° febbraio.

Infine, in Sicilia, dove attualmente c'è la zona rossa, in presenza ci sono solo i bambini fino alla prima media, tutti gli altri seguono da casa con la didattica a distanza.

Per ora, quindi, oltre sei milioni di ragazzi ha ricominciato a seguire le lezioni in presenza dopo la pausa di Natale, su un totale di 8,4 milioni di studenti italiani, ma, nonostante ciò, proseguono anche le manifestazioni e le occupazioni promosse dai diversi comitati studenteschi in varie città italiane.

In Campania sono partite proteste da parte dei genitori in favore della didattica a distanza ed anche di professori che, con una petizione, chiedono il rientro garantito dei ragazzi delle superiori solo dopo la vaccinazione di tutto il personale scolastico.

A Roma gli studenti protestano davanti al Campidoglio perché ritengono che sia stato fatto poco per mettere in sicurezza le aule ed i trasporti.

Intanto la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, ha spiegato che “sarà davvero soddisfatta quando tutti gli studenti italiani torneranno in classe”. La Azzolina ha poi aggiunto che “i recuperi si stanno già facendo e se ne faranno di più perché non possiamo aspettare giugno, ho chiesto altri soldi per i ristori formativi per potenziare i corsi di recupero”. Infine, alla domanda se i giorni persi verranno recuperati a giugno, la Azzolina ha concluso rispondendo che il calendario è competenza delle Regioni.

Davide Fifaco