Solo ora è stata diffusa la notizia del sequestro di ben 478 chilogrammi di cocaina avvenuto nel porto di Fiume nel gennaio del 2017. Il valore dello stupefacente destinato al mercato italiano viene stimato in 70 milioni di euro. Come scrive lo Jutarnji List che per primo ha diffuso la notizia in Croazia, l'operazione denominata "Makina" è stata tenuta segreta per tutto questo tempo per non compromettere le indagini portate avanti dalla Direzione distrettuale antimafia di Venezia, in collaborazione con la polizia slovena e croata. Le indagini si sono concluse in Italia con l'arresto di 12 persone, alcune delle quali residenti in Calabria. Si presume pertanto che la cocaina appartenesse alla 'Ndrangheta calabrese.
Le indagini erano scattate nel 2016 in seguito alla segnalazione di un paese dell'Europol, sull'arrivo nel porto di Fiume di un container con la droga proveniente dal Perù. Gli agenti dell'Ufficio per la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata del capoluogo quarnerino vi hanno trovato quasi mezza tonnellata di cocaina in 456 panetti. La droga era nascosta in una macchina per la plastificazione, nella quale ne erano stati lasciati 2 chilogrammi. Poi la polizia aveva nuovamente saldato e verniciato la copertura, come se nessuno l'avesse aperta. E quindi hanno seguito il tragitto della macchina caricata su un camion che, dopo aver attraversato la Slovenia, era arrivato a Schio in provincia di Vicenza dove era stata presa in consegna da un 68.enne arrestato con in mano i due chilogrammi di cocaina. L'uomo è stato già condannato a 8 anni di carcere.
Valmer Cusma

Foto: Radio Capodistria / Porto di Fiume
Foto: Radio Capodistria / Porto di Fiume