Un anniversario sottotono a causa della situazione pandemica ma non per questo va dimenticata l'importanza che la CI di Momiano ha per un'area di territorio vasto e che comprende una trentina di abitati dell'alto buiese. "Noi operavamo come sezione periferica della Comunità di Buie già dagli anni '80 e visto il cospicuo numero di soci provenienti dal territorio alcuni di loro decisero di costituire un sodalizio autonomo" racconta Arianna Brajko Gall e rileva: "Era il periodo del risveglio della componente italiana, quello in cui andavano nascendo nuove realtà comunitarie e quindi la costituzione della CI di Momiano prima tra tutte è stato un percorso naturale, ovvio". Un grande contributo all'affermazione e alla crescita è arrivato dalla municipalità di Buie con l'assegnazione di Palazzo Gianolla che con la successiva ristrutturazione è diventato il centro della vita sociale e culturale della zona. Un'attività quella del sodalizio momianese che va oltre alle consuete sezioni artistiche rivolte a bambini, giovani e adulti e coinvolge i soci nell'organizzazione di tutte le manifestazioni importanti del territorio cosa riuscita a poche delle cosiddette giovani comunità nate trentenni fa. "Siamo fortunati anche perché qui ci sono le sezioni periferiche dell'asilo e dell'elementare italiana" sostiene Arianna Brajko Gall che inoltre non manca di ricordare l'ottima collaborazione tra tutti e quattro i sodalizi operanti nel territorio comunale. "Ognuna di queste è di per sé specifica e dunque tra Buie, Momiano, Crassiza e Castelvenere ci completiamo e operando di comune accordo e in sinergia cerchiamo di rafforzare la nostra presenza, la nostra lingua e cultura, le nostre tradizioni" - afferma la nostra interlocutrice che seppur stanca del difficile periodo che tutti stiamo vivendo si dichiara ottimista e riponendo fiducia nel vaccino anti Covid spera in un prossimo ritorno alla normalità.

Lionella Pausin Acquavita

Foto: MMC RTV SLO/Istria-culture.com
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