Sostenibilità e orgoglio per la propria regione: sono due dei concetti che stanno alla base dell’operazione “Io sono Friuli Venezia Giulia”, il marchio lanciato già da qualche tempo dall’amministrazione regionale per valorizzare il patrimonio agroalimentare e turistico, e che ha avuto uno sviluppo graduale anche a causa della pandemia, che avrebbe reso pressoché inutile una campagna nei periodi delle chiusure.
Ora si può riaprire e, dopo una campagna pubblicitaria basata sui manifesti, per valorizzare soprattutto il settore agroalimentare, la regione ha anche lanciato un merchandising, con un sito dedicato (https://www.iosonofvg.it/shop/), e anche dei punti vendita sul territorio.
Anche in questo caso, così come per le aziende a cui viene concesso il marchio, con l’aquila stilizzata e le montagne e il mare al centro della scritta “Io sono Friuli Venezia Giulia”, è stata data grande importanza alla sostenibilità dei prodotti, che spesso sono anche in materiale riciclato.

Si tratta, ha spiegato il presidente della Regione Massimiliano Fedriga, che per l’occasione indossava alcuni degli indumenti realizzati, di un modo per far conoscere la regione e dare ai cittadini la possibilità di dimostrare l’orgoglio di vivere in quest’area. “Per noi – ha detto – è una parte importante dell’operazione di marketing: abbiamo voluto puntare sulla qualità e la riconoscibilità. Da una parte c’è l'orgoglio di appartenenza a una terra e dall'altra anche la voglia d’indossare qualcosa che ci rappresenti, e il marchio ‘Io sono Friuli Venezia Giulia’ credo possa rappresentare al meglio cittadini della regione”.
“È un marchio che punta sulla semplicità e sulla lettura facile. Un prodotto agroalimentare che viene comprato l'altra parte del mondo deve avere un marchio di facile comprensione e fornire da solo delle informazioni molto chiare: stiamo parlando di un territorio italiano, ricordato dai colori della bandiera inseriti nel simbolo che fa conoscere la nostra regione anche a chi è dall'altra parte del mondo e magari non conosce l'Italia e la sua divisione territoriale”.
Il Friuli Venezia Giulia, ha aggiunto Fedriga, sarà anche presente all’Expo di Dubai “come altre regioni per promuovere il territorio, e utilizzeremo il marchio unico ‘Io sono Friuli Venezia Giulia’: una regione piccola, che conta un milione duecentomila abitanti, non può avere mille temi diversi, mille marchi diversi come succedeva in passato. Dobbiamo utilizzare la nostra potenza di fuoco per essere più incisivi possibile, altrimenti l’operazione si tradurrebbe in uno spreco di risorse. Questo progetto lo avevamo lanciato in sordina perché eravamo in mezzo alla pandemia, e ovviamente tutto è stato più difficile, però devo dire che c'è stato un ottimo riscontro e adesso stiamo andando avanti”.
Fedriga ha anche ricordato come, per ottenere la possibilità di aderire al progetto, le aziende debbano superare una procedura di valutazione “per verificare la sostenibilità del prodotto, sia economica, sia sociale, sia ambientale, sia della tracciabilità: questo è non è un marchio di qualità – ha concluso - ma la qualità la può garantire proprio attraverso questo processo”.

Alessandro Martegani