Nelle ricerche riprese stamane sono impegnate oltre un centinaio di persone tra polizia, subacquei, soccorso alpino con i cani, pompieri e Croce rossa. Danno una mano anche Vigili del fuoco e agenti sloveni. Nelle operazioni si fa uso di droni aerei e subacquei e finora sono stati perlustrati 6 chilometri del fiume Dragogna. Però almeno finora nessuna traccia della bimba di 10 anni caduta giovedì sera nel fiume in piena mentre la madre, una cittadina turca di 47 anni tentava di portarla sulla sponda opposta, già raggiunta dagli altri due figli, di 5 e 13 anni e dal nipote 18.enne. La donna stessa durante la traversata è venuta a trovarsi in una situazione disperata. E' riuscita a salvarsi aggrappandosi a dei rami sporgenti sul fiume. Poi in suo soccorso sono arrivati un agente sloveno, uno croato e un cittadino della zona. Ricordiamo che teatro del dramma è il borgo di Dramac, a pochi chilometri da Momiano. Intanto la madre è stata rilasciata dall'ospedale di Pola dove era stata ricoverata d'urgenza. Interrogata dalla polizia, ha chiesto asilo politico per se e per i figli e il nipote. Nel corso della notte è stata trasportata a Zagabria al centro accoglienza per richiedenti asilo politico. Intanto le ricerche della piccina continuano.
Valmer Cusma

Foto: Tomaž Primožič, FPA/BoBo
Foto: Tomaž Primožič, FPA/BoBo