Da oggi a domenica torna con la sua nona edizione il Festival dell'istrioto, una manifestazione che vuole favorire la tutela e la conservazione di questo dialetto dell'Istria meridionale, tanto particolare quanto antichissimo ma in forte regresso.
Causa il perdurare della pandemia l'iniziativa si svolge anche quest'anno in modalità online. Gli eventi si possono seguire sul sito ufficiale e sul canale Youtube del festival

Nuovamente ai blocchi di partenza il Festival dell'istrioto, un festival che celebra l'identità, le tradizioni, aggregando intorno a una molteplicità di iniziative tutte le sei comunità italiane dell'Istria meridionale in cui è ancora presente l'antico idioma preveneto, oggi a rischio di estinzione. In questi anni un importante risultato è stato raggiunto, spiega al microfono di Marisa Macchi il coordinatore del festival Paolo Demarin, che è anche il presidente della Comunità degli italiani di Sissano, ideale capofila della manifestazione. "Fino a una decina o quindicina di anni fa la nostra popolazione - mi riferisco ovviamente ai parlanti l'istrioto - quasi si vergognava di parlare questa lingua, sentita come inferiore rispetto all'istroveneto o alla lingua italiana. Oggi c'è una fierezza nel conoscerlo, e quindi lo si parla di più".

Tra gli appuntamenti della nona edizione, un palinsesto di iniziative in rete che sostituisce gli incontri in presenza resi difficoltosi dalla pandemia, si segnala in particolare la presentazione del primo film in istrioto, "Rimi-tour", un viaggio attraverso le località dell'area dialettale in questione, da Rovigno a Sissano, passando per Valle, Dignano, Gallesano e Fasana, che sarà trasmesso domenica (ore 20) sull'emittente locale TV Nova. "Sessanta minuti di film, con 50 interpreti, e sei protagonisti al centro della trama", aggiunge Demarin.

Oggi, intanto, la serata inaugurale, con la presentazione del volumetto "Chi trova un amico, trova un tesoro", frutto di un progetto che ha coinvolto gli alunni delle scuole italiane del territorio, e a seguire il lancio di alcuni filmati dedicati all'istrioto nel mondo, con le testimonianze di connazionali residenti all'estero, dalla Svezia all'Argentina, che hanno conservato l'idioma degli avi.