Mariupol Foto: Reuters
Mariupol Foto: Reuters

In precedenza, il sindaco di Mariupol aveva denunciato che la strategica città portuale è oggetto di attacchi spietati e aveva chiesto corridoi umanitari; la zona è rimasta senza acqua, elettricità e riscaldamento. Sono 200.000 i civili che vogliono lasciare Mariupol, tra i 15.000 e i 20.000 mila invece quelli che vogliono scappare da Volnovakha.
Intanto i russi si trovano a pochi chilometri dalla seconda maggiore centrale nucleare dell'Ucraina. Lo ha detto l'ambasciatrice americana all'Onu, senza però nominare l'impianto in questione. Secondo l'organismo di supervisione delle centrali nucleari ucraine, il secondo impianto nucleare più grande del Paese - in termini di capacità di generazione di energia - è la centrale di Yuzhnoukrainsk, nell'Ucraina meridionale.
Le forze russe stanno ancora tentando di assediare completamente Kiev e Khrakiv e di raggiungere i confini amministrativi di Lugansk e Doneck, per stabilire un corridoio dalla Crimea annessa fino alle regioni separatiste.
Dopo essere stato accusato di essere scappato il Polonia, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha riferito di trovarsi a Kiev, al lavoro. "Io sono qua, al mio posto", ha aggiunto.
Il ministro della Difesa ucraino ha reso noto che sono oltre 66.000 gli uomini ucraini ritornati in patria dall'estero per prendere parte alla lotta "per difendere il loro paese dai russi. Queste sono 12 brigate motivate in più", ha precisato. Il ministro si è poi rivolto in un messaggio online ai cittadini: "Ucraini, noi siamo invincibili", ha esclamato.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha intanto affermato che l'operazione russa in Ucraina non punta a dividere il Paese in parti, ma ad assicurare la sicurezza di Mosca. La Russia vuole un'Ucraina "smilitarizzata e libera dall'ideologia neonazista. Vuole che lo status neutrale dell'Ucraina sia nella costituzione - ha detto ancora Peskov - e garanzie che le armi in grado di cambiare gli equilibri di sicurezza in Europa non possano essere dispiegate".


E. P.