Foto: Reuters
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Emmanuel Macron è stato rieletto alla guida della Francia con circa il 58% delle preferenze; primo presidente ad essere confermato ad un secondo incarico da quando è stato inserito il mandato di 5 anni.

Al campo di Marte, Macron ha ringraziato tutti i suoi sostenitori; esprimendo, però, la sua gratitudine anche ai francesi che lo hanno votato nonostante non fossero d'accordo con lui, ma solo per bloccare l'estrema destra della Le Pen. Ha promesso che si impegnerà a fornire una risposta alla rabbia che ha spinto molti suoi connazionali a scegliere l'estrema destra, con un progetto volto a superare le divisioni che esistono all'interno del paese. "Lavoreremo insieme per le nuove generazioni", ha concluso Macron definendo da questa sera "la Francia più libera e l'Europa più forte".

Supera il 40% la sua controcandidata Marine Le Pen che cresce nelle preferenze dei francesi tanto da aver definito il risultato ottenuto una "vittoria eclatante", e una conferma della voglia di cambiamento che esisterebbe nel paese. Un cambiamento al quale potrebbe puntare già alle prossime elezioni politiche di giugno visto che l'estrema destra, rappresentata anche dai seguaci di Eric Zemmour, ha già accennato ad una possibile alleanza futura per raggiungere la maggioranza.

La sconfitta di Marine Le Pen è "una buona notizia" secondo il leader della France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, che ha però tirato la prima bordata ad Emmanuel Macron sottolineando il fatto che si tratta del "presidente eletto con meno consensi". “Non rassegnatevi”, ha concluso Mélenchon parlando ai suoi e lanciando anche lui il guanto della sfida per il prossimo appuntamento elettorale per il rinnovo dell'Assemblea nazionale che è in calendario il 12 giugno, con i ballottaggi il 19 giugno.

Barbara Costamagna