Foto: Comune di Kočevje/Mitja Ofak
Foto: Comune di Kočevje/Mitja Ofak

Nell'esplosione avvenuta ieri alla fabbrica Melamin di Kočevje sono morte cinque persone, secondo i dati della polizia. I due feriti gravi, ricoverati presso il Policlinico di Lubiana, sono vivi, di cui uno non è ancora stato identificato e versa in condizioni critiche. In precedenza, il direttore del Melamin, Srečko Štefanič, aveva dichiarato che le vittime erano sei. Secondo gli ultimi dati, i feriti sono in tutto sei.
Il comandante del locale Corpo dei vigili del fuoco, Leon Behin, ha riferito che le autorità competenti ora effettueranno le procedure di identificazione delle vittime. Lo ha confermato anche la Direzione di polizia di Lubiana.
Stando ai risultati delle prime indagini, durante il travaso di liquidi sarebbe avvenuto uno scambio di materie prime che ha causato la deflagrazione.
Nei dintorni della fabbrica l'esercito ha effettuato una decontaminazione delle strade e delle superfici transitabili. Sempre secondo il comandante dei vigili del fuoco, i pompieri oggi rimarranno sul posto e ripuliranno il terreno una volta terminate le operazioni della polizia.
Il sindaco di Kočevje, Vladimir Prebilič, ha intanto reso noto che tutte le analisi, finora, hanno mostrato che l'impatto dell'esplosione sull'ambiente è stato minimo, i cittadini possono quindi continuare a condurre una vita normale.
L'azienda ora sta cercando soluzioni per il futuro e spera in un aiuto dello Stato, ha detto il direttore, Štefanič, che oggi incontrerà a Kočevje il ministro per lo Sviluppo economico e la tecnologia, Zdravko Počivalšek. “I fornitori e gli acquirenti sono già stati avvertiti della situazione creatasi dopo l'incidente”, ha aggiunto il direttore. "Stiamo risolvendo la situazione sia con i partner che con la concorrenza. In questi momenti, ci aiutiamo a vicenda", ha detto Štefanič alla STA.


E. P.