Foto: Reuters
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A Kiev il Giorno dell'Indipendenza è trascorso senza attacchi, anche se le sirene d'allarme hanno suonato più volte. Le bombe russe hanno comunque continuato a cadere nel Paese ed in un raid missilistico sferrato sulla stazione ferroviaria di Chaplyne, nella regione di Dnipropetrovsk, almeno 22 persone sono morte e altre 50 sono rimaste ferite.

Lo ha riferito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha dichiarato: "Faremo sicuramente in modo che gli occupanti si assumano la responsabilità di tutto ciò che hanno fatto. E certamente cacceremo gli invasori dalla nostra terra".

Il presidente ucraino, inoltre, invita il mondo a costringere la Russia a riconoscere che l'inviolabilità dei confini e la pace sono "valori incondizionati per tutti i popoli". Secondo Zelensky, "in Europa, Asia, Africa, America Latina ci sono già tracce di criminali di guerra russi. Dobbiamo unirci tutti e agire nel modo più deciso possibile affinché non ci siano più tracce di razzi russi, di città bruciate dall'artiglieria di Mosca e che il sentimento di giustizia torni di nuovo nelle relazioni internazionali".

Nella notte le forze russe hanno bombardato due distretti nella regione di Zaporizhzhia, a una sessantina di chilometri dall'omonimo impianto nucleare ucraino. Non si hanno informazioni si eventuali vittime.

Nel mirino di Mosca rimangono comunque il sud e il Donbass, da Kharkiv e Dnipro, fino a Zaporizhzhia. Le autorità locali ucraine hanno denunciato che sono state colpite le infrastrutture della città che ospita la centrale nucleare e un dipendente dell'impianto sarebbe stato ucciso da un colpo di mortaio mentre era a bordo di un taxi. La situazione tesa intorno alla più grande centrale d'Europa è stata tra i temi al centro di una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu.

L'ambasciatore russo al Palazzo di Vetro, Vassily Nebenzia, ha ribaltato l'accusa, sostenendo che alcuni attacchi sono stati condotti con armi americane. Si attende a breve un'ispezione dell'Aiea, dopo il via libera di Putin. Secondo il direttore dell'agenzia atomica internazionale, Rafael Grossi, la visita sarebbe "imminente".
Infine, in arrivo un nuovo ed ingente pacchetto di aiuti stanziato dagli Stati Uniti: quasi 3 miliardi di dollari. "La più grossa tranche di assistenza alla sicurezza finora fornita", ha ricordato il presidente degli USA Joe Biden.

Davide Fifaco