Il cambiamento climatico sta provocando le migrazioni anticipate degli uccelli, soprattutto quelli che affrontano lunghi viaggi, definiti migratori transcontinentali. Le specie maggiormente influenzate sono quelle che vivono a latitudini più elevate, dove le temperature sono cambiate drasticamente. Lo conferma uno studio guidato dall'Università di Milano e pubblicato sulla rivista Ecological Monographs, dove sono state analizzate 648 specie diverse di uccelli a livello globale. Inoltre, questo studio aiuta a identificare le specie più a rischio per attuare eventuali interventi di tutela.

Un altro problema che sta colpendo questa specie è la perdita del loro habitat, ovvero la distruzione di prati e foreste, che sta causando una lenta scomparsa degli uccelli. Uno studio sul Nord America ha rivelato che in mezzo secolo ne sono spariti circa tre miliardi, ammontando a una riduzione quasi del 30%.

Oltre la diminuzione di esemplari delle specie più rare, è stata confermata anche la scomparsa delle specie cosiddette comuni, nelle quali rientrano anche pettirossi e merli. Mezzo secolo fa gli uccelli negli Stati Uniti e nel Canada erano circa 10 miliardi, attualmente invece sono 7. Tra le migrazioni anticipate e la scomparsa di alcune specie, i cieli sono sempre più vuoti e silenziosi.

B.Ž.

Foto: EPA
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