Foto: Radio Capodistria (Breda Krašna al centro)
Foto: Radio Capodistria (Breda Krašna al centro)

Con una lunga esperienza politica alle spalle, attualmente segretario generale dell'Associazione degli amici della gioventù della Slovenia e già direttrice del Museo regionale di Capodistria, Breda Krašna scende ora in campo per la poltrona di sindaco di Ancarano. A contendersi il posto anche il primo cittadino uscente Gregor Strmčnik della Lista Amiamo Ancarano e Maja Prodan Jurič di Tutti siamo Ancarano. Krašna ha rilevato che il comune, tra i più piccoli per estensione, tra i più giovani per nascita e vecchi per struttura demografica, prospero e con grandi potenzialità di sviluppo, negli ultimi 8 anni ha fatto pochissimi passi in avanti, tanta documentazione ma poche azioni concrete, ha detto ribadendo che a mancare è stato soprattutto il dialogo con i cittadini e l'ascolto delle loro necessità.

Ad Ancarano manca una struttura aggregativa, come una sala polifunzionale, va migliorata la qualità paesaggistica del territorio, curare maggiormente gli spazi pubblici verdi lasciati in stato di abbandono, dare la possibilità agli ancaranesi, non solo alla popolazione anziana, di curare e coltivare i propri orti urbani, visti come momento di aggregazione e socialità e importante fonte di sostentamento in questi tempi di crisi, ha detto Breda Krašna, che ha aggiunto inoltre che andrebbe tenuto meglio il reticolo idrografico del territorio, tra fossi e torrenti preda dell'incuria a causa della mancata manutenzione, e recuperare l'acqua, che normalmente defluisce in mare, a fini agricoli. Investire maggiormente, ha aggiunto la candidata di Movimento Libertà, sulla transizione verde e quella energetica, anche partecipando a progetti europei.

Negli ultimi due mandati Ancarano, ha ricordato, ha ottenuto solo 200 mila euro dai fondi di coesione per un progetto in collaborazione con il comune di Capodistria, assolutamente troppo pochi. Krašna si è detta inoltre favorevole all'introduzione del bilancio partecipativo che da l'opportunità ai cittadini di essere più direttamente coinvolti nella vita politica della propria città. (ld)