Nel testo, che vede come primo firmatario il presidente del Consiglio di programma della RTV Peter Gregorčič, che verrà esaminato oggi dalla Corte costituzionale si valuta che la normativa debba essere bloccata perché prevede la sospensione dei mandati dei direttori di RTV, della Radio, della televisione, nonché' dello stesso Consiglio di programma senza fornire una valutazione delle condizioni. Una modifica di legge, secondo i promotori della richiesta, non può essere di per sé una valida motivazione per interrompere il mandato ai quadri dirigenziali dell'ente radiotelevisivo. Sempre secondo i firmatari, inoltre, la normativa approvata con procedura d’urgenza è in violazione dell’articolo 89 della Costituzione inquanto non ci sarebbero le condizioni per poter approvare la normativa con tale procedura. La legge entrata in vigore il 28 di dicembre ha determinato la fine dei mandati dei membri del programma e del Consiglio di vigilanza dell'ente, questi continueranno il loro lavoro fino alla costituzione del nuovo Consiglio di amministrazione, che conterà 17 membri. Il nuovo Consiglio deve essere istituito entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge. D’altro canto
Secondo il Ministero della cultura si tratta di una legge buona, pensata per togliere la politica dalla guida e dalla gestione dell'ente radiotelevisivo pubblico; la richiesta di verifica costituzionale viene interpretata come una tergiversazione. La seconda richiesta di verifica costituzionale che ha ad oggetto la normativa è stata invece inoltrata il 30 di dicembre da parte di Vili Kovačič, questa non è stata però ancora inserita tra i punti all’ordine del giorno.
Ieri invece la Presidente della Repubblica, Nataša Pirc Musar ha effettuato il sorteggio che stabilisce la durata dei mandati dei membri del nuovo Consiglio di RTV Slovenia. Il nuovo organo di programma sarà composto da 17 nominativi.
Avranno facoltà di nominare candidati per un mandato di quattro anni una parte dei dipendenti RTV, la presidente della Repubblica, il Comitato olimpico, l'ombudsman e il garante della privacy. Sceglieranno i nominativi per mandati di due anni invece altri dipendenti di RTV Slovenia, tra cui anche - uno a testa - la Comunità nazionale italiana e quella ungherese, l'Accademia nazionale di scienza ed arte, il Consiglio nazionale per la cultura e quello per la sviluppo sostenibile.

Dionizij Botter

Foto: BoBo
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