“Dobbiamo arrivare a un sistema sanitario sostenibile”, lo ha detto il Ministro della salute Danijel Bešič Loredan nel presentare la situazione in seno al settore in vista delle riforme che il governo dovrà affrontare. Va riorganizzato l'ente per l'assicurazione sanitaria. Necessaria, ha detto, una ridistribuzione dei mezzi con un sistema più trasparente. Il Ministro presentando il contenuto dell’analisi di ben 120 pagine ha ricordato che tutto il sistema europeo è alle prese con la crisi post-Covid nessuno è in grado di spiegare la mancanza dei quadri” ha detto il Ministro menzionando tra le cause della crisi anche i rincari delle spese necessarie per le cure dei pazienti. Il Ministro puntando sulle riforme adottata dai paesi scandinavi, ha detto di puntare sul modello finlandese “in quei paesi le cure si svolgono tutte a livello primario dove il paziente riceve tutte le cure necessarie e queste riguardano tutte le generazioni”, “l’obiettivo della riforma è quello di instaurare un sistema sostenibile e coesivo in grado di garantire un accesso equo alla sanità”. Tra i problemi principali vi è quello dei quadri, sono 30 mila quelli impiegati nell’assistenza sanitaria, ne restano solamente 20 mila ha spiegato il Ministro chiedendosi dove vanno a finire i restanti 10 mila. Dal punto di vista finanziario invece il Ministro ha detto che i fondi ci sono, tanti, ma con questa tendenza demografica fra 15 anni non saranno sufficienti. Tra i problemi vi è pure l’assenteismo, i costi nel 2021 ammontavano a 498 milioni di euro, mentre l’anno scorso 7000 mila. Tra le sfide vi è sicuramente l’invecchiamento della popolazione e gli squilibri tra la popolazione attiva e no attiva che inevitabilmente porta all’aumento delle spese sanitarie. La riforma darà molta rilevanza alla digitalizzazione, mentre la normativa verrà redatta in tre mesi, mentre il primo gennaio del 2024 seguirà l’implementazione. Tra i primi provvedimenti che verranno attuati vi è la riforma del sistema retributivo, nel 2024 verranno invece introdotte modifiche nel campo della medicina d’urgenza e generale, con il primo di gennaio del 2025 invece verranno eliminata l’assicurazione sanitaria integrativa.

Dionizij Botter

Foto: BoBo
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