"Le sanzioni alla Russia sono una catastrofe e una totale assurdità". Così il presidente croato Zoran Milanović al termine dell'incontro con l'omologa ungherese Katalin Novak. L'esponente di Zagabria ha criticato aspramente pure l'atteggiamento dell'Unione Europea nei confronti di Budapest, punita perché irrispettosa dello stato di diritto e troppo vicina a Vladimir Putin. "Un gruppo di burocrati senza alcun criterio ha adottato la legge del più forte e questo è ingiusto", ha detto Milanović riferendosi al meccanismo di condizionalità introdotto da Bruxelles per congelare una parte del fondo di coesione destinato all'Ungheria mentre per il Fidesz che governa il paese, ha affermato "è un partito che ha un'ideologia politica di destra, ma è sempre un partito europeo". Parole apprezzate dai padroni di casa la presidente magiara Novak e il premier Viktor Orban che hanno definito Milanović politico coraggioso, schietto, senza peli sulla lingua e perciò apprezzato nel loro paese e oltre. Da ricordare che Milanović è il primo presidente a recarsi a Budapest dopo la nomina della Novak a capo dello stato avvenuta quasi un anno fa.
Come riporta la stampa anche con il premier Orban trattati temi di carattere bilaterale e internazionale mentre Milanović, che in giornata parteciperà alla cerimonia di Veszprem - assieme alla romena Timisoara e alla greca Eleusi, la città detiene il titolo di Capitale europea della cultura 2023 - ieri ha incontrato pure gli esponenti della minoranza croata in Ungheria. "Continuate ad adoperarvi per il mantenimento dei buoni rapporti tra i nostri due paesi" il messaggio di Milanović alla comunità che conta all'incirca 30mila appartenenti organizzati nell'Autogoverno nazionale dei croati, istituzione concessa pure agli altri gruppi etnici che dispongono pure di un rappresentante parlamentare che però non ha diritto di voto. (lpa)

I presidenti di Croazia e Ungheria, Milanović e Novák. Foto: Ufficio presidenza R. Croazia
I presidenti di Croazia e Ungheria, Milanović e Novák. Foto: Ufficio presidenza R. Croazia